9 giugno – 10 settembre 2022
Scuola “Pier Fortunato Calvi”, Venezia
A cura di School for Curatorial Studies Venice e The Fairest – Teaser 04
Nel percorso che dall’Arsenale giunge ai giardini della Biennale, sulle finestre della facciata della Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, i passanti, a partire dal 9 giugno, avranno la possibilità di confrontarsi con l’intervento site-specific delll’artista Ahmet Öğüt ideato per la facciata dell’istituto.
Un’installazione dal titolo simbolico come: Today in History: Shortly after Pinochet’s violent coup d’Etat, the 1974 Venice Biennale was entirely dedicated to Chile (2022), che fa riferimento ai temi affrontati nella Biennale del 1974 dedicata alla Libertà per il Cile. Ahmet Öğüt riprende l’immagine grafica di un’edizione della Biennale in cui la cultura aveva preso una chiara posizione nei confronti di un oltraggio e la violenza di cui il popolo cileno era stato vittima. All’epoca, infatti, numerose erano state le manifestazioni di solidarietà che i vari paesi avevano realizzato per quella Biennale.
Il lavoro di Ahmet Öğüt, con la serie di manifesti che si susseguono sulle tre file di finestre della scuola, proprone una riflessione sull’effettivo ruolo della cultura oggi di fronte alle barbarie che affliggono il mondo.
Ahmet Öğüt, nato nel 1981 in Turchia, attraverso l’uso di diversi mezzi espressivi, dall’installazione alla performance, dal disegno al video e agli interventi in spazi pubblici, intreccia racconti che si dipanano tra pratica artistica e vita sociale per provocare consapevolezza critica e sottili slittamenti di prospettiva. L’artista nel corso della sua carriera è stato ospite ed ha esposto presso istituzioni prestigiose come la Tate e la Delfina Foundation di Londra. In questa occasione ha ideato il progetto ancora in corso: the Silent University (2012), presentato lo scorso 6 maggio al Teatrino di Palazzo Grassi. Mostre personali sono state allestite presso la Künstlerhaus, Stoccarda; SALT Beyoglu, Istanbul; Fondazione Giuliani, Rome; Artspace Visual Arts Centre in Sydney e alla Kunsthalle Basel. Ha partecipato alla 7° Biennale di Liverpool; talla 12° Biennale di Istanbul; alla 4° Biennale di Mosca; alla 5° Biennale di Berlino. Ha vinto nel 2012 il Special Prize of the Future Generation Art Prize. Ha rappresentato la Turchia alla 53° Biennale di Venezia assieme a Banu Cennetoğlu.
L’intervento di Ahmet Öğüt è la continuazione del progetto Non Playable Character, che si è svolto dal 19 al 30 aprile. Organizzato da School for Curatorial Studies Venice, in collaborazione con The Fairest – iniziativa berlinese lanciata nel 2021 da Eleonora Sutter e Georgie Pope – ha coinvolto 40 artisti locali ed internazionali invitati a confrontarsi con gli ambienti della Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”. Questo luogo di apprendimento e interazione, si è infatti prestato perfettamente a dialogare con il concept del progetto, una profonda analisi sulla funzione che il gioco ha da sempre occupato nell’esistenza umana. Una mostra in cui gli studenti dell’istituto hanno avuto la possibilità di svolgere le loro lezioni tra opere di arte contemporanea inserite nei tipici ambienti scolastici, dalla palestra al laboratorio di chimica, proseguendo per i corridoi e le varie aule dell’istituto. La scuola, solitamente non visitabile al pubblico, è così diventata un punto di incontro tra arte contemporanea, internazionalità e realtà locale.