23 – 26 maggio 2024
Sedi varie, Milano
Festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alle culture visive
Tra i protagonisti di BIG: Franco Achilli, Silvana Amato, Luca Barcellona, Reudi Baur, Peter Bil’ak, Matteo Bologna, Federica Fragapane, Claude Marzotto, Sergio Menichelli, Armando Milani, Massimo Pitis, Nicolas Rouvière, Maia Sambonet, Marta Sironi e molti altri
Un progetto ideato e curato da Francesco Dondina
Dal 23 al 26 maggio 2024 a Milano prende il via la prima edizione di BIG, Biennale Internazionale Grafica, festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alle culture visive, ideato e curato da Francesco Dondina. Nato dall’esperienza del Milano Graphic Festival 2022, BIG avrà cadenza biennale, un profilo internazionale e un format rinnovato.
Tra mostre, installazioni, talk, eventi e progetti sociali, il festival si sviluppa a partire dall’hub principale del Milano Certosa District e nella sede istituzionale dell’ADI Design Museum diffondendosi in tutta la città in collaborazione con importanti istituzioni culturali e realtà milanesi, dai musei alle gallerie, dalle scuole alle università, fino agli archivi, studi grafici e librerie, e anche fuori dai confini milanesi grazie all’avvio di un’importante partnership con Graphic DaysⓇ Torino.
Numerosi anche gli ospiti italiani e internazionali , protagonisti di momenti di approfondimento e ricerca dedicati a professionisti, studenti e appassionati, tra cui: Franco Achilli, Silvana Amato, Luca Barcellona, Reudi Baur, Peter Bil’ak, Matteo Bologna, Federica Fragapane, Claude Marzotto, Sergio Menichelli, Armando Milani, Massimo Pitis, Nicolas Rouvière, Maia Sambonet, Marta Sironi e molti altri.
“Perché promuovere un festival dedicato alla grafica e alle culture visive? Prima di tutto perché è necessario divulgare i valori e le pratiche di questa disciplina anche al di fuori dell’ambito strettamente professionale o accademico ma soprattutto perché è importante riflettere e far riflettere sul ruolo e le responsabilità del design della comunicazione di fronte alle urgenze che il mondo contemporaneo ci propone: sostenibilità, inclusione, stabilità sociale, intelligenza artificiale, multietnicità culturale, emergenza ambientale, migrazioni, difesa delle minoranze. Sono solo alcune delle parole chiave che vorremmo intercettare nel nostro percorso per allargare il nostro campo di interesse. Esiste la pratica del design professionale come servizio ma esiste anche il design etico, il design rivolto al sociale e alla sfera politica, quello che riguarda la collettività. Noi intendiamo il nostro festival come un progetto culturale complesso che deve, almeno negli intenti, affrontare sia la sfera professionale che la sfera sociale”, dichiara il curatore Francesco Dondina.
A partire dal Milano Graphic Festival, che nel marzo 2022 ha visto più di 20mila visitatori andare alla scoperta di oltre 80 eventi tra mostre, workshop, proiezioni e incontri, BIG rinnova il suo format – da quest’anno a cadenza biennale e con un profilo internazionale. L’obiettivo è quello di promuovere il design della comunicazione visiva anche e soprattutto al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori, per favorire una corretta percezione della disciplina e del suo ruolo da parte del grande pubblico. Per farlo, BIG affronta una serie di argomenti trasversali che danno vita a occasioni di confronto e dibattito: dalla riqualificazione urbana all’ambiente, dall’identità di genere alla formazione, con un focus particolare sulla città, i giovani e la sostenibilità. La manifestazione intende attivare relazioni virtuose tra cultura del progetto e cultura di impresa e, infine, valorizzare i percorsi di ricerca rivolti alla sfera sociale.
Centro nevralgico della manifestazione sarà il Milano Certosa District – distretto caratterizzato da un importante progetto di rigenerazione urbana in essere – e la sede dell’ADI Design Museum – nato attorno alla Collezione storica del Premio Compasso d’Oro. Verranno coinvolti studi grafici, realtà culturali e professionisti del settore in progetti espositivi che riscoprono lavori iconici di designer internazionali di spicco, riutilizzano in maniera creativa i rifiuti del Mar Mediterraneo, uniscono la passione per la musica a quella per la grafica, esplorano il legame tra visual design e business o portano alla luce progetti mai realizzati.
Inoltre, il Certosa District ospiterà talk e momenti laboratoriali di ricerca e approfondimento con protagonisti italiani e internazionali come Franco Achilli, Silvana Amato, Luca Barcellona, Reudi Baur, Peter Bil’ak, Matteo Bologna, Federica Fragapane, Claude Marzotto, Sergio Menichelli, Armando Milani, Massimo Pitis, Nicolas Rouvière, Maia Sambonet, Marta Sironi e molti altri.
In programma anche diversi progetti sociali , realizzati in collaborazione con le comunità locali e le istituzioni educative e riabilitative: molti di questi, non a caso, prendono vita negli spazi rigenerati del Milano Certosa District, realtà che nel suo percorso di trasformazione pone particolare attenzione ai valori di inclusione, senso di comunità e servizi alle persone.
I progetti sociali di BIG promuovono l’utilizzo dei linguaggi visuali come veicolo di apprendimento e come strumento per l’espressione della soggettività e agiscono negli ambiti dell’identità di quartiere, del carcere, della scuola dell’infanzia e della disabilità.
Inoltre, il palinsesto di BIG si fa spazio nella città metropolitana grazie alla partecipazione attiva di Musei, Fondazioni, Archivi, Scuole e Università, che presentano mostre, installazioni, eventi e progetti speciali, e anche librerie come Hoepli, che rappresenterà il polo di riferimento per l’editoria durante il festival. Le studio visit in programma offrono la possibilità di entrare in contatto diretto con realtà affermate del settore. Le giornate di BIG proseguono anche dopo il tramonto con gli eventi serali.

LE MOSTRE NEGLI HUB PRINCIPALI
BIG, Biennale Internazionale Grafica si sviluppa tra il Certosa District, quartiere nella zona nord-ovest di Milano al centro di una vivace rinascita, che si sta trasformando in un distretto dell’innovazione popolato da industrie creative e aziende in rapida crescita, e l’ADI Design Museum, polo culturale milanese sede della collezione del Premio Compasso d’Oro, ad oggi il più antico e istituzionale riconoscimento del settore a livello mondiale.
Tra le mostre principali al Certosa District, la terza edizione di SIGNS, a cura di Francesco Dondina, propone un dialogo tra mondi diversi che riflettono sulle tante anime del mestiere di grafico, dove le differenze sono da considerarsi un valore culturale. Tra i protagonisti di questa edizione, diversi per età, formazione e pratiche: Laura Bortoloni / Ida Studio, Cappelli Identity Design, Fabrizio Falcone, Federica Fragapane, Francesco Franchi, Alice Guarnieri, jekyll & hyde, LS Graphic Design, Quattrolinee, Susanna Vallebona / Esseblu, Multiplo, VZN Studio.
A Visual Sound. A journey through sound libraries LP cover design è un progetto espositivo a cura di Luca Barcellona, artista calligrafo e accanito collezionista, che seleziona e mette in mostra 100 delle migliori e più rappresentative cover di library direttamente dalla sua collezione personale, per riportare alla luce questi capolavori dal forte impatto grafico e visivo.
La mostra-installazione Bob Noorda, grafico metropolitano, a cura di Francesco Dondina e Catharin Noorda, è realizzata grazie al supporto di Grafiche Milani che, in occasione del suo centenario nel 2006, ha ricevuto un importante contributo grafico da parte del celebre designer, autore del logo dell’azienda. Il progetto è un omaggio al grande maestro olandese e a uno dei più importanti interventi di segnaletica urbana di tutti i tempi. Infatti, la linea 1 della metropolitana milanese, progettata alla fine degli anni ’50 da Franco Albini e Franca Helg con la grafica di Bob Noorda, rimane a distanza di oltre sessant’anni un esempio magistrale di architettura funzionale e di grafica direzionale.
Luca Barcellona, Francesca Bazzurro con Luciana Meazza, Beppe Giacobbe, Valentina Grilli, Guido Scarabottolo, Carlo Stanga, Michele Tranquillini e Francesca Zoboli, per il progetto Il mare artigiano, a cura di Franco Achilli, hanno realizzato opere di grandi dimensioni sui ritagli della moquette impiegata per la mostra Helmut Newton Legacy (Palazzo Reale, Milano, 2023). Una moquette ottenuta dal riciclo di rifiuti in plastica recuperati nel mar Mediterraneo: di quei 1800 mq utilizzati per l’allestimento della mostra, 1600 sono stati recuperati e immessi sul mercato, mentre 200 mq sono stati consegnati agli artisti. La vendita delle opere raccoglierà nuovi fondi destinati all’iniziativa Healthy Seas Foundation.
Dedicata ai lavori selezionati e premiati nella quinta edizione del premio internazionale Aiap Women in Design Award, l’esposizione AWDA 5. Aiap Women in Design Award, si focalizza su AWDA for Rights! incentrato su progetti che affrontano temi sociali come diritti, lavoro femminile, disparità, che esplorano il potere politico del design.
E ancora, la mostra Sorrows in graphic design, a cura di Maurizio Milani, porta alla luce progetti “incompleti” e mai realizzati; l’esposizione 15 anni di grandi Brand in NABA presenta i progetti realizzati negli ultimi 15 anni dagli studenti di Graphic Design e Art Direction di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, in collaborazione con aziende, associazioni e imprese di fama nazionale e internazionale. Gli studenti dell’Accademia presentano anche tavole di segnaletica/wayfinding, realizzate nell’ambito dello stesso corso, nella mostra Wayfinding e spazio pubblico, a cura di NABA, con l’obiettivo di generare nuove best practices nell’ambito della comunicazione e dell’accessibilità.
Armando Milani, da sempre impegnato a stimolare interesse verso problematiche sociali di entità globale, realizza Eco-Humanity: un’opera che affronta temi sociali, ambientali e di denuncia attraverso immagini e messaggi grafici semplici ma potenti.
La mostra No alla civiltà se questa è civiltà, a cura di Luca Negri, è dedicata al contributo di Ilio Negri alla grafica sociale, con una serie completa di 13 poster che torna ad affrontare temi di straordinaria attualità a distanza di oltre cinquant’anni dopo la Biennale di Rimini del ’70.
Infine, Lazy dog book shop è una selezione dei migliori volumi dedicati alla grafica, alla tipografia e all’illustrazione curata dalla casa editrice indipendente Lazy dog.
Nell’ambito della partnership con Graphic DaysⓇ Torino, la mostra Neologia è un progetto che promuove una rete di giovani talenti nel panorama della comunicazione visiva in Italia. Si rivolge a progettistə e visual designer dai 18 ai 30 anni, invitati a candidare il proprio progetto più rappresentativo, innovativo, sperimentale e caratterizzato da una contaminazione stilistica e di linguaggi.
Negli spazi di ADI Design Museum, l’esposizione Il Cava – Antropologia di un personaggio, a cura di Anna Dusi, è pensata per esplorare il lavoro di Osvaldo Cavandoli, uno stimolo per le nuove generazioni di creatori di immagini, una fonte di ispirazione soprattutto per la sua magistrale invenzione del personaggio “La linea”, creatura ingenua e irascibile diventata di fatto una figura dell’immaginario collettivo.
Libri dentro come fuori, a cura di Silvana Amato, è un percorso espositivo che mette in luce come nasce e si sviluppa il disegno dei libri, che nel caso specifico di Silvana Amato si centra su un processo creativo che unisce idea e materialità su uno stesso piano, recuperando così un principio di artigianalità raffinata affiancato a una costante ricerca culturale.
Infine, Corporate Identity Design / La grafica tra cultura di progetto e cultura d’impresa – a cura di Gaetano Grizzanti – è un evento articolato in un talk e una selezione di progetti in mostra dedicati all’identità visiva per il mondo dell’industria e dell’impresa di servizi. Le aziende coinvolte sono: Angelini Industries; Brembo; Breton; Elica; Kerakoll; Meccanotecnica; Mezzaroma; Rudolf; Seco; Skémata. I progetti esposti sono stati sviluppati da: Bcpt Associati; Carmi & Ubertis; Futurebrand; Inarea; Interbrand; Landor; Milani Design; Robilant & Associati; Studio FM; Univisual.
TALK E INIZIATIVE
Le giornate di BIG sono dedicate anche agli incontri, alle esperienze e alla ricerca, attraverso una serie di talk e workshop con designer italiani e internazionali.
Tra gli appuntamenti che avranno luogo presso l’hub principale del Certosa District: AWDA 5. Aiap Women in Design Award, un incontro sulla quinta edizione del premio internazionale Aiap Women in Design Award; Vive e politiche — parole della data visualization, di Federica Fragapane, un talk che racconterà il processo progettuale e le ragioni dietro a progetti di data visualization con diverse motivazioni e caratteristiche. Ancora, Luca Barcellona e Andrea Fabrizii accompagneranno il pubblico alla scoperta del mondo delle “Library Music” durante l’incontro Library Music: viaggio nella musica oscura e sconosciuta; FORMAT FONTSTAND CONFERENCE, a cura di Andrej Krátky, ospita voci autorevoli del panorama del type design italiano; Sina Otto presenta i progetti presentati nel rapporto Type Trends di Monotype, uno sguardo celebrativo sull’universalità dei caratteri tipografici.
Inoltre, durante il workshop di due giorni Type Design for Non-Type Designer, Matteo Bologna e Rainer Scheichelbauer insegneranno le basi del type design: dalla punteggiatura alle lettere, fino alla progettazione e generazione di font variabili. Alla fine del corso, ogni partecipante avrà dato vita a un proprio font personalizzato.
Un corner sarà riservato a Monotype, società che si occupa di design in ambito tipografico, in particolare della creazione dei caratteri di stampa, che ospiterà anche conversazioni sul valore della tipografia e condividerà omaggi di design con i partecipanti.
Infine, nella serata di domenica 26 maggio, la designer e architetta Paola Antonelli terrà la lecture conclusiva di BIG dal titolo From Good Design to Design for the Common Good. L’evento, su prenotazione obbligatoria, esplora il concetto di Good Design in tutte le sue diverse articolazioni.
Nell’hub dell’ADI Design Museum, la lectio promossa da Hoepli vedrà le fondatrici di studio òbelo Claude Marzotto e Maia Sambonet esplorare le diverse forme di relazione tra immagini e parole nella tessitura di un discorso visivo che tiene insieme luoghi e tempi eterogenei; Mario Cresci presenta il libro Segni migranti, traccia grafica del segno-disegno, che convive con la realtà storica della condizione umana, ma anche con quella del migrante contemporaneo; AIS Design promuove la conversazione di Michele Galluzzo e Carlo Vinti per il ciclo Dentro le storie del design. Ancora, Emanuela Mancino presenta il libro Il filo nascosto. Gli abiti come parole del nostro discorso col mondo; Emilio Fioravanti presenta Cinquantacinque anni di progetti grafici a Milano (Nomos edizioni), una raccolta di progetti grafici realizzati dal 1968 al 2023 per il Piccolo Teatro e la Scala, per le grandi mostre a Palazzo Reale, gli eventi culturali e i musei, per le aziende dell’arredamento e importanti aziende nel settore privato, e durante il talk Grafica Magazine: perché abbiamo ancora bisogno della carta, Stefano Cipolla, Francesco Franchi e Tommaso Delmastro presentano Grafica Magazine, rivista cartacea trimestrale che ha come argomento il design grafico e le discipline che ruotano intorno al mondo della comunicazione visiva.
Anche gli incontri e i momenti di approfondimento di BIG si diffondono in tutta la città.
Al Castello Sforzesco si terrà l’incontro Andare alle fonti: strumenti per il progetto e lo studio della grafica, che si sviluppa in tre momenti connessi pensati per condividere una metodologia di ricerca e di progetto che abbia come punto di partenza documenti grafici e fonti documentarie, con Alessia Alberti, Marta Sironi, Davide Fornari, Silvia Sfligiotti, Valentina Manchia e gli studenti di ISIA Urbino.
Ancora, il Castello Sforzesco ospita il talk La cultura visiva dagli anni ’30 al dopoguerra tra l’Italia e la Svizzera, che esplora la relazione tra Albe e Lica Steiner e Max Huber, a cura di Anna Steiner e Franco Origoni.
Condotto dagli artisti Daniele Delfino e Giovanna Del Grande, il workshop Uomo Albero, alla Franco Angeli Academy, intende fornire un’esperienza di Arte Partecipata per divenire co-autori e co-autrici di un’opera condivisa.
Dopo l’incontro Il Paradigma di Wassily, che nel 2022 ha visto la partecipazione di ventuno istituzioni dell’alta formazione, in occasione del Convegno delle Università di Visual Design l’Università IULM ospita L’eredità di Prometeo, a cura di Franco Achilli, dove BIG chiama le Università e le Scuole di Visual Design a confrontarsi sul tema dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel percorso di formazione della prossima generazione di visual designer.
PROGETTI SOCIALI
BIG promuove l’utilizzo dei linguaggi visuali come veicolo di apprendimento e formazione e include nel suo programma quattro progetti sociali realizzati con il supporto e la collaborazione attiva delle comunità locali e delle istituzioni educative e/o riabilitative, al fine di generare un impatto positivo sulla società. Gli ambiti di intervento dei progetti sociali di BIG sono l’identità di quartiere e la scuola dell’infanzia.
Tra questi, VIAPADOVAMONDO è un progetto di poster art promosso da T12 Lab, associazione no profit attiva nel quartiere di Via Padova, che nasce come iniziativa di rigenerazione urbana e si concretizza tramite una Call Nazionale che invita studenti di visual design e arte pubblica a progettare un poster per la facciata del tunnel di Via Padova. Il progetto vincitore verrà annunciato durante la Design Week. Durante le giornate di BIG sono previsti alcuni workshop sotto al tunnel. Per informazioni consultare il sito www.tunnelboulevard.viapadovamondo.org.
Invece, il progetto Graphic design per l’infanzia si articola in un percorso di graphic design per bambini e bambine presso la scuola per l’infanzia San Giorgio di Desio. Nel corso della manifestazione, l’ADI Design Museum ospiterà il workshop Il graphic design raccontato ai bambini, a cura di Benedetta Sipioni, che parte da una riflessione sul libro di Massimo Mantellini Dieci splendidi oggetti morti e si propone di seguire la traiettoria di alcuni oggetti che sono cambiati sotto i nostri occhi: dalle mappe al telefono, dalla penna alla lettera, dalla macchina fotografica ai giornali. I partecipanti saranno accompagnati nella scoperta di alcuni oggetti presenti nel Museo e successivamente, attraverso la tecnica artistica del collage, realizzeranno dei manifesti ispirati ai lavori di grandi artisti.
UN PALINSESTO DIFFUSO IN TUTTA LA CITTÀ
Il palinsesto di BIG, tra mostre, incontri, conferenze e workshop, si diffonde in tutta la città coinvolgendo Musei, Fondazioni, Associazioni, Archivi, Gallerie e librerie, tra cui Hoepli, che durante le giornate di BIG rappresenterà il polo di riferimento principale per l’editoria.
Tra le mostre diffuse nelle più importanti istituzioni cittadine dedicate ai linguaggi della comunicazione visiva, dell’arte e del design, D/STANZE – Forme, relazioni, approssimazioni, a cura di Sergio Menichelli con Università del Design della Repubblica di San Marino, indaga il tema della distanza; Italo Lupi – Calendari 1991-2019, a cura di Marta Sironi, è un focus sul linguaggio visivo di Italo Lupi; la mostra antologica IL GIORGIO, presso KASA DEI LIBRI, è curata da Andrea Kerbaker sulla base della sua amicizia con Giorgio Lucini, uno dei maestri della tipografia del Novecento; il progetto espositivo Folon over the rainbow, a cura di Cristina Taverna alla Galleria Nuages, è una raccolta di acquarelli originali, manifesti, lettere, cartoline e alcune sculture di Jean-Michel Folon; alla storica tipografia Bonvini 1909, la mostra DISTRAZIONI. Illustrazioni di Beppe Giacobbe si focalizza sulla produzione del celebre illustratore e, ancora, l’Associazione Giancarlo Iliprandi apre al pubblico e mostra il luogo di lavoro e le opere di un maestro della grafica italiana. Inoltre, la Biennale vede la partecipazione di scuole e Università – tra cui NABA, Politecnico di Milano, CFP Bauer, Raffles, IULM e molte altre – con una serie di incontri, mostre e iniziative con studenti e docenti.
Alla Franco Angeli Academy, la mostra MANIFESTI POETICI, a cura di Moreno Gentili, si focalizza sul modello di comunicazione dei manifesti poetici: un’opera-progetto; mentre con l’esposizione L’uomo scatola di Kōbō Abe, gli artisti e incisori Maura Cantamessa e Cristian Boffelli mettono in scena la loro passione per la cultura giapponese e per la stampa d’arte. Al Politecnico di Milano, la mostra We say stop. La grafica per contrastare la violenza contro le donne, a cura di Francesca Casnati, presenta 40 manifesti realizzati dagli studenti per essere parte attiva nella lotta contro la violenza di genere. La CFP Bauer apre le porte del laboratorio tipografico di Anonima impressori con la mostra Racconti dal laboratorio tipografico. Specie di Spazi – Sguardi incrociati su mondi possibili alla Raffles Milano propone una riflessione sull’importanza del libro come strumento fondamentale per la diffusione della conoscenza in un futuro incerto, realizzata grazie al coinvolgimento del corpo docente e degli alunni dell’ultimo anno del coso triennale di Visual Design.
Inoltre, è prevista l’apertura al pubblico di studi di progettazione grafica tra i più rilevanti nel settore. Non mancheranno gli eventi pensati per accompagnare le quattro serate della manifestazione, per vivere la grafica anche negli spazi esterni del Certosa District.
Cover: BIG, mostra Bob Noorda. Grafico metropolitano. Certosa District