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Amani Bodo, Le monde des observateurs, 2020. Acrilico su tela 150 x 199,8 cm

Amani Bodo. Unveiling the enigma and the surreal

Primo Marella Gallery, Milano

Nato nel 1988 a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, Amani Bodo è figlio del noto artista Pierre Bodo, uno dei fondatori e principali esponenti della Zaire School of Popular Painting.

Questo movimento artistico, che inizialmente usava dipingere sopra i sacchi di iuta lasciati incustoditi nei mercati di Kinshasa ed esposti per le strade, è nato negli anni settanta del XX secolo a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo. Il movimento fu descritto dagli artisti fondatori come qualcosa che viene dal popolo e che è per il popolo, esprimendo così il loro interesse per l’immaginario della vita quotidiana e della cultura popolare.

La natura della Pittura Popolare, principalmente figurativa e descrittiva, è viscerale e complessa in quanto critica la vita sociale e politica della comunità africana, spesso con una vena di cinismo e ironia, affrontando temi come le guerre, la sessualità e le situazioni quotidiane che il popolo africano si trova a vivere.

Amani Bodo prende spunto dalla vita popolare della sua terra natale. Tuttavia, a differenza dei fondatori (Pierre Bodo, Chéri Cherin, Chéri Samba e Moke), Amani Bodo si allontana dalla rappresentazione in stile fumetto a favore di una pittura metaforica e allegorica ricca di simbolismi.

Il linguaggio artistico di Amani Bodo è decisamente più innovativo ed evoluto di quello dei suoi maestri, essendo caratterizzato da una più profonda analisi psico-intellettuale e da una particolare tecnica, ancora più complessa e dettagliata, chiamata in lingala “Mwangisa”, una sorta di “dripping” sulla tela.

Lavorando su uno schema con misure predefinite, il suo approccio alla pittura è quasi scientifico perché Amani Bodo non usa parole per spiegare la storia, come in un fumetto. Al contrario, l’artista crea immagini enigmatiche per raccontare eventi e temi importanti. Queste visioni sono spesso surreali, mai prevedibili, visioni che spesso affascinano e allo stesso tempo spiazzano l’osservatore, che ha l’obiettivo di leggere e risolvere il messaggio e il concetto, svelando l’enigma e il surreale.

Nella concezione artistica di Amani, la cultura occupa un ruolo centrale, descritta come il fiore rigoglioso dell’umanità che è alla base della società attuale. Non solo: la cultura è la linfa vitale da cui ognuno di noi si nutre, si ispira e decide di contemplare.

Per Amani è essenziale ricordare sempre che non importa dove si è nel presente. Al contrario, è importante ricordare da dove si proviene, e quindi, quale è stata la propria storia e realtà e quali caratteristiche accompagnano ognuno di noi. La multietnicità all’interno delle opere di Amani evidenzia questo concetto poiché ognuno di noi conserva una cultura diversa, una storia dietro di sé che è unica e che deriva da un popolo speicifico e da una realtà specifica.

Nel 2020 Amani Bodo è stato premiato dalla Maxy-Agency come miglior artista della Repubblica Democratica del Congo, per aver difeso l’onore del suo Paese, sia a livello nazionale che internazionale.

Primo Marella Gallery
Viale Stelvio 66, Milano
+39 0287384885, info@primomarellagallery.com, www.primomarellagallery.com
Orari: lun – ven 9:30 – 13:00 e 14:00 – 18:30
Ingresso gratuito

Copertina: Amani Bodo, Le monde des observateurs, 2020. Acrilico su tela 150 x 199,8 cm