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Christian_Fogarolli_Thermal_Shock

Christian Fogarolli. Corpo eterico

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Bologna

A cura di Pier Paolo Pancotto

Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna sono lieti di accogliere nelle sale del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini Corpo eterico, mostra personale di Christian Fogarolli (Trento, 1983), realizzata in collaborazione con Galerie Mazzoli (Modena/Berlino) | Galerie Alberta Pane (Parigi/Venezia) | Casati (Bologna) e con il supporto di Giovanni Pasqualini.

Visibile dal 21 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025, il progetto espositivo rientra nel programma istituzionale di ART CITY Bologna 2025, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera.

Christian Fogarolli ha concepito un progetto espositivo che riflette sulle caratteristiche intellettuali ed emotive dell’individuo in relazione al proprio contesto sociale e culturale; nel caso specifico, la vita quotidiana di cui la cosiddetta “arte industriale” e le altre testimonianze custodite presso il Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini sono la più viva espressione.

A cura di Pier Paolo Pancotto, il progetto si compone di un nucleo di opere per lo più inedite o create per l’occasione che, sotto forma di un’unica, grande installazione multisensoriale, in un gioco di assonanze visive e semantiche, si distribuiscono nelle sale espositive 3, 4, 5, 6 e 7, dialogando con i dipinti, le sculture e la varia tipologia di manufatti che costituiscono il ricco patrimonio del Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini. Si tratta di nove prove plastiche (in vetro, marmo, cera, metallo…), grafiche, fotografiche, luminose, sonore ed olfattive diverse per tecnica e tipologia ma unite tra loro da una comune fonte di ispirazione: l’istituzione museale e la sua raccolta.

Il loro allestimento si integra a quello esistente compiendone un’originale rilettura, capace di mettere in evidenza aspetti particolari, talvolta, inediti o del tutto inattesi, dei materiali che lo compongono. Così, ad esempio, le sculture in vetro Evidence US7 (2021), Tribute to Theodore Gericault (2024) e Thermal Shock (2020) trasformano, con la loro presenza, alcune sale in una sorta di gabinetti scientifici, incentrati sull’analisi visiva e semantica del concetto di identità e della sua raffigurazione. Come pure un’installazione luminosa, una olfattiva ed una sonora mutano del tutto la percezione di altri ambienti pur mantenendone l’assetto originario. In tal modo Fogarolli procede nella sua personale ricerca sul tema dell’individuo, traendo spunto, ancora una volta (forse anche ispirato dai suoi studi in campo archeologico e del restauro), da un contesto fortemente caratterizzato sotto il profilo storico e documentario.
Le opere, poste in dialogo con quelle del museo, danno luogo a delle micro-narrazioni visive ed intellettuali ove le analogie iconografiche e iconologiche si alternano ai contrasti, la fantasia alla realtà, la poesia all’ironia.

Christian Fogarolli, Tribute to Theodore Gericault, 2024. Vetro soffiato, liquidi, metallo, dimensioni naturali. Courtesy Galerie Mazzoli (Modena/Berlino), Galerie Alberta Pane (Parigi/Venezia)

Christian Fogarolli è nato nel 1983 a Trento, dove vive e lavora. Consegue una laurea in archeologia nel 2007 e prosegue gli studi a livello storico-artistico ottenendo una laurea specialistica nel 2011 presso l’Università di Trento affiancata a un master di specializzazione in diagnostica e restauro di opere d’arte presso l’Università di Verona. Dal 2011 si dedica a studi e ricerche di pratiche artistiche, filosofiche e storiche. La sua ricerca teorica e sul campo si svolge in contesti archivistici e museali, da cui trae ispirazione con l’obiettivo di valorizzare patrimoni poco conosciuti. La sua pratica si sviluppa all’intersezione tra arte visiva e discipline scientifiche, indagando come queste ultime abbiano utilizzato il mezzo artistico per progredire. Attraverso ricerche storiche e d’archivio, tenta di decostruire la condizione binaria che separa devianza e normalità, riflettendo sulle attribuzioni normative di malattia, emarginazione e categorizzazione nella società contemporanea. Lavora attraverso diverse forme espressive, dall’installazione alla fotografia, dalla scultura al video. Le opere di Fogarolli stimolano il pensiero critico sul rapporto tra mente e cervello, riflettendo su come i processi funzionali di quest’ultimo interagiscano con quelli soggettivi della mente e indagando su come questi atti di pensiero si sviluppino in comportamenti considerati leciti o proibiti.

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44, Bologna
+39 051 236708, museiarteantica@comune.bologna.it, www.museibologna.it/daviabargellini
Orari: martedì, mercoledì, giovedì 10.00 – 15.00; venerdì 14.00 – 18.00; sabato, domenica, festivi 10.00 – 18.30
Ingresso gratuito

Cover: Christian Fogarolli, Thermal Shock, 2020. Fusione in vetro di Murano, metallo, marmo, piume, 35 x 35 x 35 cm. Courtesy Galerie Mazzoli (Modena/Berlino), Galerie Alberta Pane (Parigi/Venezia)