Driant Zeneli. How deep can a dragonfly swim under the ocean?
Giorgio Persano è felice di ospitare per la prima volta in galleria Driant Zeneli, artista albanese che nel 2019 ha rappresentato il suo paese alla 58ª Biennale di Venezia.
Con il video How deep can a dragonfly swim under the ocean? (A che profondità può volare una libellula sotto l’oceano?), proiettato nello spazio del giardino interno di Via Stampatori 4, l’artista racconta la metamorfosi di una libellula (insectobot) che, pur essendo in grado di muovere le ali, è condannata a non volare mai. Tra i meandri di uno spettrale labirinto di acqua e cemento, l’insetto dipende da una piovra per sopravvivere, ma allo stesso tempo ne è trattenuto, senza possibilità di allontanarsi dalla sua prigionia. Nella forma di favola, la libellula diviene metafora della vera esperienza di un ragazzo albanese, Rilond Risto, che nel 1999 fu condannato per un crimine a scontare ventuno anni d’isolamento nelle carceri albanesi. Seguendo la sua passione per l’arte e la tecnologia, durante la prigionia Risto riuscì a costruire con mezzi di fortuna insetti robotici.
Il film è stato girato all’interno della Piramide di Tirana, fatta costruire dalla figlia di Enver Hoxha nel 1988 come mausoleo celebrativo per il dittatore. Negli anni, dopo la caduta del regime nel 1991, l’edificio è stato centro culturale, televisione privata, discoteca, nightclub e spazio di ritrovo di giovani. Oggi la costruzione sta perdendo la sua forma originaria, per venire trasformata dal gruppo di architetti MVRDV in un rinnovato spazio polifunzionale per la vita culturale del paese.
Il lavoro di Zeneli è parte della trilogia The animals. Once upon a time… in the present time, ambientata tra edifici brutalisti balcanici: dopo il progetto alla Biblioteca Nazionale di Prishtina in Kosovo No wise fish would escape without flying (2019), nel quale un gruppo di bambini ha creato un pesce meccanico di carta impigliato tra le cupole di vetro e acciaio dell’edificio e inseguito da uno squalo gonfiabile, Zeneli ha realizzato – in collaborazione con Risto, al quale ha commissionato la libellula – il video nella Piramide di Tirana (2021), per chiudere infine la trilogia con il lavoro The firefly keeps falling and the snake keeps growing (2022). Girato nell’Ufficio Postale di Skopje in Nord Macedonia e co-creato con gli studenti della locale Facoltà di Ingegneria Meccanica, il video è prodotto dalla Fondazione In Between Art Film e commissionato da Manifesta 14 Prishtina Biennale.
Gli animali meccanici di Zeneli incarnano paure, conflitti e speranze profondamente umane e, caricati del peso delle nostre battaglie, muovono i loro fragili ingranaggi in luoghi simbolo dei Balcani, la cui storia recente, dopo la caduta del muro di Berlino, è segnata da una cronica instabilità politica. Nel tentativo di affrancarsi da una società che – come la piovra – nutre ma imprigiona, i protagonisti di queste fiabe contemporanee sono perduti ma, ostinati, continuano a lottare: Ho due paia di ali quasi uguali, bellissime, ma non so volare. / Le mie ali erano mani di uomo. / Dell’uomo mi è rimasto il peso e la colpa. / Ho vissuto a ventuno metri di profondità, ogni metro è lungo un anno. / L’ho percorso tutto, centimetro dopo centimetro. / Le mie ali sono un ingranaggio perfetto, risalgono il labirinto oceanico, toccano la luce e ancora bisbigliano: libertà.
Galleria Giorgio Persano
Via Stampatori 4, Torino
+39 011 4378178 – 011 835527, info@giorgiopersano.org, www.giorgiopersano.org
Orari: martedì – sabato 10 – 13 e 15.30 – 19
Ingresso gratuito