Eccentrici, Apocalittici, Pop. Inferno e delizia nell’arte contemporanea
A cura di Margherita de Pilati e Ivan Quaroni
“Il Pop Surrealism, conosciuto anche col meno lusinghiero nome di Lowbrow Art – un termine intraducibile in italiano, ma che sostanzialmente indica un’arte popolare, incolta, corriva -, è stato un movimento artistico statunitense che si è affermato negli anni Novanta del secolo scorso in antitesi alle dominanti tendenze concettuali del mondo artistico ufficiale. Questo movimento ha saputo raccogliere e rielaborare tutto il coagulo delle esperienze della sottocultura statunitense, dalle Hot Rod (le auto customizzate e decorate con motivi fiammanti) all’estetica del surf e dello skateboard, dal fumetto psichedelico al punk rock, dall’immaginario dei cartoni animati ai B-movie horror e fantascientifici, inglobando, nel corso del tempo, codici visivi considerati a torto marginali, come il graffitismo, il tatuaggio, la grafica, l’illustrazione, la folk art o quella dei cosiddetti outsider”. Si apre con queste parole il testo in catalogo di Ivan Quaroni, curatore insieme a Margherita de Pilati, del nuovo progetto espositivo del Mart a Trento, allestito negli spazi della Galleria Civica.
In mostra il lavoro di selezionati pittori e writer attivi sulla scena italiana che, a partire dal nuovo millennio, hanno raccolto e interpretato le istanze di quella che ormai è diventata una tendenza globale, che ha trovato grande diffusione tramite internet e grazie alla nuova editoria underground (riviste, fanzine, webzine), fino al più recente fenomeno degli NFT.
Decisamente eterogeneo, l’immaginario proposto è Pop quando si nutre degli elementi mass mediali della società dei consumi, di miti, loghi, icone accessibili e riconoscibili. Nel contempo è Surreale quando attinge all’arte fantastica: al fiabesco, al fantasy, all’assurdo, al sogno, all’inconscio.
Se frequentemente i codici si mescolano; altrettanto frequentemente compaiono una sottile ironia o uno smaccato sarcasmo, altre volte si intravedono denunce o insofferenza verso il sistema. La presa di distanza da un certo intellettualismo mainstream, accusato di essere elitario e autoreferenziale, accomuna gran parte degli artisti e dei professionisti che si dedicano a questo tipo di ricerche, prevalentemente pittoriche e neofigurative, fuori dal jet set dell’arte contemporanea istituzionale.
Disseminato di linguaggi e stili anche in contrasto tra loro, il Pop Surrealismo italiano (seppur mai realmente organizzato in forma di movimento) deve infatti il suo sviluppo anche alle scelte di alcune gallerie alternative e di un ristretto numero di estimatori e collezionisti.
Gli artisti in mostra provengono o guardano principalmente alla cosiddetta Nuova Figurazione o alla Street art. Le inesauribili fonti di ispirazione sono quelle della cultura di massa: cinema, fumetto, letteratura, games, manga, illustrazione, web, ma anche serie Tv come Games of Thrones; oppure delle geografie urbane metropolitane: street art, graffittismo, murales. Non mancano critiche alla società capitalistica e consumistica, universi distopici, scenari destabilizzanti, disturbanti o irreali. Come recita il titolo della mostra: Eccentrici, apocalittici, pop.
La mostra si snoda tra lavori di Nicola Caredda, Luciano Civettini, Vanni Cuoghi, Ilaria Del Monte, Fulvio Di Piazza, Zoe Lacchei, Marco Mazzoni, Fatima Messana, Giovanni Motta, Laurina Paperina, Giuseppe Veneziano, Nicola Verlato, Vesod. Completano il progetto 4 interventi site-specific di El Gato Chimney, Massimo Giacon, Ozmo, Pao.
Galleria CIVICA Trento e ADAC
Via Belenzani 44, Trento
+39 0461 985511, + 39 800 397760, civica@mart.tn.it, www.mart.trento.it
Orari: martedì – domenica 10.00-13.00 e 14.00-18.00
Tariffe: intero 2 €
Copertina: Fulvio Di Piazza, Pacific, 2014, Galleria Giovanni Bonelli, Milano