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NEUTRO_Ettore Favini_Relitti_2023

Ettore Favini. Relitti

Neutro, Reggio Emilia

Secondo le stime dell’Unesco, oltre tre milioni di relitti giacciono silenziosamente sui fondali marini di tutto il mondo. Di questi, oltre duecentomila sono stati identificati a livello globale, con milletrecento di essi censiti nei fondali italiani. Un relitto non è solamente un manufatto costruito dall’uomo privato che ha perso la sua funzione originaria e la sua destinazione d’uso, ma è anche un testimone prezioso del passato. Ogni carcassa sommersa racconta così storie di epoche diverse.

Come un archeologo subacqueo, Ettore Favini illumina e riesuma questi giganteschi reperti sommersi, laceri e spezzati, che solo a prima vista potrebbero sembrare inanimati. La mostra Relitti propone una prospettiva rinnovata sulla relazione tra il passato e il presente, sottolineando l’importante funzione sociale di queste memorie sommerse che, come parte della nostra storia materiale condivisa, si fanno vettori di un cambiamento per il nostro futuro collettivo.

In un’epoca in cui si producono e accumulano quotidianamente nuovi relitti sul fondo del Mare Nostrum, l’opera di Favini ci esorta a riflettere sulle cause che producono tali manufatti marini. L’artista invita a considerare come la loro memoria sia lentamente ricoperta da molluschi, alghe e crostacei, che se da un lato proteggono le carcasse inabissate, dall’altro nascondono le cause per cui quella carcassa giace in fondo al mare. La percezione dei relitti sarà più difficile e i sommozzatori si immergeranno solo per ammirare la bellezza dei pesci e della vita subacquea.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione che tiene traccia traccia del progetto edita da NEUTRO e con un testo di Roberta Garieri, curatrice e ricercatrice in storia e critica delle arti.

Ettore Favini (1974) insegna Arti Visive presso la Nuova Accademia Belle Arti NABA di Milano e Pittura all’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo. La sua poetica, caratterizzata da una tensione narrativa, racconta storie popolate da genti provenienti da culture diverse. La relazione tra opere e contesto costituisce il perno della ricerca di Favini, che, ispirato da esperienze vissute personalmente, sfrutta la memoria individuale per trarre riflessioni generali. Inoltre, centrale appare la questione identitaria, sondata attraverso progetti di arte partecipata — come Au Revoir, ospitato dal Carré d’Art–Musée d’art contemporain di Nîmes. Da sempre interessato ad occupare lo spazio pubblico e a dialogare con la coscienza collettiva, ha realizzato installazioni sulle facciate di storici palazzi lungo le vie del centro di Parma, tra cui il Complesso Monumentale della Pilotta, in occasione di Parma Capitale della Cultura 2020. Le opere di Favini sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali: MAN di Nuoro, SongEun Art Space a Seoul, Villa Medici a Roma, Domaine de Chamarande a Parigi.

NEUTRO
Via Emilia Santo Stefano 4, Reggio Emilia
info.spazioneutro@gmail.com
Passaggio commerciale Banca BNL – Gruppo BNP Paribas
info.spazioneutro@gmail.com