
Fabio Marullo
Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora)
A cura di Giulia Bortoluzzi
7 gennaio 2023 – 9 gennaio 2024
L’origine dell’acqua sulla Terra non ha attualmente trovato una spiegazione scientifica accertata. Generata dalla frantumazione di comete o meteoriti precipitate dallo Spazio o dalle esplosioni vulcaniche in tempi antichissimi, la sua presenza risale nell’immaginario collettivo al momento mitologico della creazione che racchiude idealmente l’esistenza possibile di ogni cosa.
I dipinti del progetto Figuration Plants di Fabio Marullo evocano visivamente questa dimensione d’imprevedibilità, creando un mondo apparentemente monocromo in cui aleggiano misteriose forme, tracce, indizi che rimandano a un unico percorso tra stasi e dinamismo, tra tensione e metamorfosi rintracciabile ugualmente nelle forme ambigue delle sculture in argilla ispirate alla Puya Raimondi Harms, una specie vegetale originaria del Perù considerata come un fossile vivente.
Nella sua ricerca visiva e formale nei luoghi della biologia generale, con incursioni nella micologia e nell’entomologia, Marullo s’interroga sulla possibile esistenza di altre forme primitive capaci di modificare l’ambiente e sulla loro capacità di trasformazione.
Per il progetto Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora) presentato all’interno di BUILDINGBOX, Marullo presenta un’opera pittorica, Nebula (2019), accompagnata da una scultura, Ciò che di misterioso è palpabile (2016), in un allestimento che accenna formalmente a quelli che troviamo nelle sale dei musei di scienze naturali.
Fabio Marullo (Catania, 1973) vive e lavora a Milano. Dopo aver conseguito la laurea in Architettura, Storia e Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Architettura, IUSA Reggio Calabria, è stato ammesso con borsa di studio al master di II livello in Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso la Facoltà di Arti e Design, IUAV Venezia. Ha inoltre collaborato alla didattica per il laboratorio di Fotografia della Facoltà d’Architettura “Aldo Rossi”, Università di Bologna e della Facoltà di Arte e Design IUAV, Venezia.
Il suo lavoro, per quanto legato all’identità dei luoghi e degli organismi che li abitano, si radica in una dimensione reale fatta di processi fisici ed empirici determinati – come, ad esempio, l’osservare ciò che rimane di piante, radici, fossili, processi chimici parassitari o funzionali, parti di insetti) –, e trova compimento nella sua interrogazione continua, situandosi in una dimensione di dubbio che accoglie il fenomeno del molteplice. Teso alla ricerca di una forma definita, il suo gesto si compie nel processo di creazione, per trasformarsi e divenire, infine, altro da sé. Aneddoti provenienti da tempi e luoghi differenti vengono traslati in dipinti, installazioni, sculture e disegni, opere che raccontano e teorizzano un’attitudine soggettiva, che manifesta nuovi modi di raccontare il sapere.
Al lavoro di Marullo sono state dedicate mostre personali, tra le quali: Archaelogy alla Galleria Effearte di Milano (2015); The Wisdom of Light allo Spazio Plus P di Milano (2014); The Aid of a Leaf Enriches a Gem al Lab-Yit di Pechino (2012); Il mondo scivola alla Galleria Carta Bianca Fine Arts di Catania (2011); Balance Project alla Gemist Gallery − Parco Valkenberg di Breda (2006).
Ha partecipato inoltre a numerose mostre collettive presso istituzioni pubbliche e private tra cui: We Are the Flood / Noi siamo il diluvio allo S.A.S.S – Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas di Trento (2022); Fabula Experita a Palazzo Serbelloni di Milano (2021); Tetraedro alla Otto Gallery di Bologna (2021); Ein Ausflug in Den Wald / Una gita nel bosco alla Haarmann Bloedow Haus di Berlino e al MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (2015); Tales of the Jazz Age allo Spazio Plus P di Milano (2013); Contemporaneo.doc/DOCVA al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma (2010); CHOICES.IT alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini di Siracusa (2007); Talk to the City a Viafarini – Fabbrica del Vapore di Milano (2006); Guardarsi intorno alla Galleria A+A di Venezia (2004); In movimento a Viafarini – Fabbrica del Vapore di Milano (2003); 86a mostra collettiva alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2002).
Ha partecipato alle residenze d’artista presso: CPH AIR – Copenhagen International Visiting Artist a Copenhagen (2015); VIR viafarini in-residence a Milano (2013); Red Gate Residency a Pechino (2012). Nel 2015 è stato ideatore e curatore della mostra itinerante Ein Ausflug in Den Wald / Una gita nel bosco, tenutasi tra la Haarmann Bloedow Haus di Berlino e il MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone. Infine, è stato invitato come Visiting Lecturer dalle università IUAV di Venezia, IED di Milano, NABA di Milano, Royal Danish Academy of fine Art di Copenaghen.
Fabio Marullo
Ciò che di misterioso è palpabile, 2016
argilla bianca
42 x 53 x 24 cm
Nebula, 2019
olio su lino
180 x 135 x 3,5 cm
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, Milano
+39 02 890 94995, info@building-gallery.com, www.building-gallery.com
Visibile 24/7
Copertina: Fabio Marullo, Nebula, 2019, olio su lino 180 x 135 x 3,5 cm. Ph. Francesco Pizzo
Ufficio stampa: ddlArts