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Gerold Miller, C, 2022

Gerold Miller

KAPPA-NÖUN, San Lazzaro di Savena

A cura di Valerio Dehò

Dal 31 gennaio all’11 marzo KAPPA-NÖUN dedica una personale all’artista tedesco Gerold Miller a cura di Valerio Dehò, promossa da Marco Ghigi in collaborazione con Artesilva.
Gerold Miller ha iniziato agli esordi nel 1991 a coniugare la domanda fondamentale dell’arte concettuale “cos’è arte?”, con una chiara visione che comunque bisognava fare un passo ancora in avanti e realizzare delle opere che recepissero questo significato, ma che avessero anche una forma e una qualità indiscutibili. Per fare questo è partito considerando per esempio il rapporto tra la cornice, l’opera e l’ambiente, ha fatto diventare ed “entrare” nelle sue opere anche le pareti, i muri su cui venivano collocate. Miller, quindi, ha lavorato sul confine tra il concetto e il quadro-cornice, tra il quadro bidimensionale e la scultura, tra la scultura e l’ambiente. Un operare estetico rigoroso perché su questa precisione e qualità si sviluppa tutta la poetica dell’artista tedesco.
È anche chiaro che i suoi lavori richiedono uno spettatore attento e consapevole che si avvicini al suo lavoro in modo partecipativo e con uno sguardo analitico. In ogni caso, se le forme sono essenziali e assumono sempre delle forme razionali e ben determinate, sicuramente le sue geometrie fatte di sovrapposizioni, di linee e tagli angolari sono supportate spesso dal colore nel proprio proporsi al pubblico. Certamente privilegiare il colore alla forma è stata una via di uscita e di espansione di una concezione artistica che del rigore ha fatto una sua caratteristica ineliminabile. I suoi quadri-sculture in particolare, realizzati con alluminio, lacca, smalti, sono levigati e luminosi.
Astratto o Concreto? Anche in questo caso le opere di Miller tendono a dare una risposta affermativa in entrambi i casi. Non uno o l’altro, ma tutti e due. Quadro o scultura? Anche qui la risposta è duplice. Però in effetti l’artista vuole esattamente superare queste opposizioni, vuole mettere in evidenza i confini, quelle zone in cui non si afferma uno o l’altro, in cui vi è una linea che separa e unisce nello stesso tempo. Lo stesso concetto di confine va esaminato meglio perché può sempre essere un qualcosa che unisce, che avvicina e non solo che divide. Tutti ricordiamo il film di Wim Wenders Nel corso del tempo del 1976, girato su quell’incerto limite tra le due Germanie ancora divise tra Occidente e Paesi comunisti.
I suoi quadro-oggetto hanno delle caratteristiche complesse proprio perché vanno a indagare confini mutevoli e mai prima tracciati. La multidirezionalità che lui riesce a ottenere con strumenti minimali indica sicuramente una conoscenza straordinaria delle tematiche relative allo spazio della rappresentazione. Non solo il contrasto cromatico ma anche le sovrapposizioni delle lacche, che ricordano le velature pittoriche, forniscono un indizio sufficiente oltre al prolungamento delle linee ortogonali e delle bisettrici. Sembrano mettere in scena l’analitica della costruzione prospettica, la sua trasformazione negli elementi che la compongono: sono l’iperbole di una geometria segreta.

Gerold Miller
(1961, Altshausen) ha studiato scultura all‘Accademia di Stato di Belle Arti di Stoccarda dal 1984 al 1989. Sono seguite visite di studio a Chicago, New York, Parigi e Sydney. Nel 2001 ha ricevuto il rinomato Premio Internazionale della Cultura del Lago di Costanza. L‘artista vive e lavora a Berlino dal 1998.
Gerold Miller ha esposto a livello internazionale presso le seguenti istituzioni artistiche, tra cui: Nationalgalerie, Berlino; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk; Kunsthalle Weishaupt, Ulm; Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda; Tel-Aviv Museum of Art, Tel-Aviv; Museo de Arte Latinoamericano, Buenos Aires; Museum Moderner Kunst, Vienna; MO Museum Ostwall im Dortmunder U, Dortmund; Kunsthalle Winterthur, Winterthur; The House of Art, Budweis; Concept Space, Shibukawa; Takasaki Museum of Art; CAN Centre d’Art, Neuchâtel; Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, Parigi; Berlinische Galerie, Berlino; UQ Art Museum, Brisbane; Schirn Kunsthalle, Francoforte sul Meno; Opera City Gallery, Tokyo; Institute of Modern Art, Brisbane; Kunsthaus Bregenz, Bregenz; Galerie für Zeitgenössische Kunst, Lipsia.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche, tra cui: Nationalgalerie, Berlino; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek; Kunstmuseum Stuttgart, Stoccarda; Staatsgalerie Stuttgart, Stoccarda; Kunsthalle Weishaupt, Ulm; Sammlung Schauwerk, Sindelfingen; NOMA New Orleans Museum of Art, New Orleans; Hamburger Kunsthalle, Amburgo; Kunstsammlung des Deutschen Bundestages, Berlino; Museum für Konkrete Kunst, Ingolstadt; Berlinische Galerie, Berlino; Neues Museum – Staatliches Museum für Kunst und Design, Norimberga; MO Museum Ostwall im Dortmunder U, Dortmund; MASI – Museo d‘Arte della Svizzera Italiana, Lugano; MAHN Museé d‘Art et de l‘Histoire Neuchâtel; Société Générale, Parigi; Daimler AG, Stoccarda/Berlino; Museum Ritter, Waldenbuch/Stoccarda; Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf; Kunstmuseum Singen, Singen; Graphische Sammlung der ETH, Zurigo; Borusan Contemporary, Istanbul; Rozenblum Foundation, Buenos Aires; Sammlung Siegfried und Jutta Weishaupt, Ulm; Lenbachhaus, Monaco di Baviera; Museum für Angewandte Kunst, Colonia; Esbjerg Kunstmuseum, Esbjerg.

KAPPA-NÖUN
Via Imelde Lambertini 5, San Lazzaro di Savena
artesilva.com
Orari: 2, 3, 5 febbraio 10-20, 4 febbraio 10-23. Dal 6 all’11 marzo su appuntamento
Ingresso libero

Promossa da Marco Ghigi. In collaborazione con Artesilva
Copertina: ACB 2023 | Set 633 Gerold Miller, C, 2022, acciaio inossidabile laccato, cm 160 x 128 x 8