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Il Giardino di notte, 2021

Giulio Saverio Rossi

L’Acquedotto, Nepi

A cura di Cantieri d’Arte

Sabato 2 dicembre alle ore 17:00 inaugura, presso lo spazio L’Acquedotto di Nepi, “I Follow Rivers” mostra personale di Giulio Saverio Rossi a cura di Cantieri d’Arte.
La mostra è l’esito di Mappe Sensibili, residenza promossa da Arci Viterbo e curata da Cantieri d’Arte nell’ambito del progetto DMO turistica “Bio renaissance: Terre Falische, tra borghi sospesi e Grand Tour” e in partnership con il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre e con BJCEM Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, con il sostegno del Comune di Nepi e con il contributo della Regione Lazio

Durante la residenza, l’artista ha indagato i luoghi del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre, focalizzandosi sull’acqua, sulla sua presenza attuale e passata e sui segni visibili che ha lasciato, scolpendo il paesaggio della zona. Proprio per l’interesse ad indagare questo elemento, il comune di Nepi era il territorio più significativo da indagare.

I Follow Rivers è un progetto che rende visibile l’azione e la presenza millenaria dell’acqua a partire da due mappature: una visiva e una sonora. La prima presenta il negativo di due pareti rocciose in cui emerge il ruolo dell’acqua di scultrice del paesaggio. La seconda consiste in una traccia audio, realizzata tramite registrazioni durante la residenza lungo diversi luoghi, collezionando suoni dell’acqua ai diversi strati geologici: sotterranea, superficiale e dall’aria. Nel loro insieme, il lavoro scultoreo e sonoro, generano una ricostruzione di un ambiente acquatico tramite un dialogo con entità invisibili, quali l’acqua, i calchi in resina e la materialità del suono.

Nel contesto della residenza, l’opera pone al centro la relazione con l’ecosistema e i cambiamenti climatici, intesi sia come eventi del passato che del futuro: se dal punto di vista antropico l’erosione dell’acqua e la successiva sparizione hanno reso possibile l’abitabilità e lo sviluppo delle tecnologie agricole. Questa stessa sparizione che un tempo ha permesso alle comunità di stanziarsi nel territorio, oggi è compartecipe dei cambiamenti climatici in atto, minando la sussistenza e gli equilibri dell’ecosistema.

Giulio Saverio Rossi (Massa, 1988) vive e lavora a Torino. Ha studiato pittura all’Accademia di Venezia e all’Accademia Albertina di Torino. Attualmente è docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Ha vinto il premio Generazione Contemporanea, Luiss Business School (Roma, 2022) e Cantica21 – Italian Contemporary Art Everywhere premio organizzato dal MiC DGCC- e MAECI – DGSP (2020). Fra le sue mostre personali Rodopsina, Ombrelloni project space (Roma, 2022); Il giardino di Notte, Casa Masaccio (San Giovanni Valdarno, 2021); Declouding, MAD (Firenze, 2022); Prima di un’immagine dopo di un quadro, CAR DRDE (Bologna, 2021); Nuova Scuola delle Nuvole e della Nebbia, Sichuan Fine Arts Institute (Chongqing, Cina, 2019); Chiasmo, Giorgio Galotti – Alley, (Torino, 2019); Ogni cosa rappresa, CAR DRDE (Bologna, 2018); No Subject, LOCALEDUE (Bologna, 2017).

L’Acquedotto
Via Monsignor Giuseppe Gori 1, Nepi
334 9664907
Orari: domenica 3 e nei fine settimana di 9/10 e 16/17 dicembre dalle 10:30 alle 17:30 e negli altri giorni su appuntamento

Cover: Il Giardino di notte, 2021, terre rare fosforescenti, pigmenti, olio, colla di coniglio e resina dammar su lino, cotone, cartone e legno, dimensioni ambientali, courtesy l’artista, collezione Casa Masaccio