
How many Landscapes?
Gabriele Basilico / Paola De Pietri, Francesco Jodice, Silvia Mariotti, Filippo Minelli, Alessandro Sambini, Alberto Sinigaglia, Davide Tranchina, Jacopo Valentini
A cura di Carlo Sala
La mostra HOW MANY LANDSCAPES? vuole porre una serie di riflessioni sulla relazione tra fotografia e paesaggio, partendo da un corpus di opere di Gabriele Basilico (1944-2013) – uno dei maggiori fotografi italiani del Novecento – presente nelle collezioni di Fondazione Cariverona.
Le immagini realizzate da Gabriele Basilico sono parte della serie Architettura e Memoria (2005-06) incentrata sul complesso architettonico degli Ex Magazzini Generali di Verona. Il lavoro, pur facendo parte del periodo maturo dell’autore, presenta una serie di elementi di grammatica visiva che rimandano alle sue storiche serie, che da Milano. Ritratti di Fabbriche (1978-81) inaugurano quel suo peculiare modo di guardare che rende sorprendentemente monumentali gli edifici minori della periferia colti in momenti di silenzio e privi di persone.
Pur mantenendo un costante dialogo con l’opera di Basilico, il progetto espositivo HOW MANY LANDSCAPES? intende restituire una polifonia di punti di vista sull’indagine del paesaggio contemporaneo attraverso il lavoro di 8 artisti italiani: Paola De Pietri, Francesco Jodice, Silvia Mariotti, Filippo Minelli, Alessandro Sambini, Alberto Sinigaglia, Davide Tranchina e Jacopo Valentini.
La mostra si snoda in una serie di suggestivi ambienti espositivi della sede della Fondazione Cariverona. Si parte con una serie di visioni che perseguono e rinnovano la mimesi del reale come le immagini di Francesco Jodice (Napoli, 1967), il quale lavora sulla città di Venezia tralasciandone gli stereotipi visivi a cui siamo abituati per indagare la dinamiche socio-politiche alla base della sua storia; Jacopo Valentini (Modena, 1990) fissa nei suoi scatti le stratificazioni identitarie insite nei paesaggi e Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960) incentra la serie Improvvisamente sulle “cicatrici” e le nuove forme di abitato sorte a seguito del terremoto nella Marche; Silvia Mariotti (Fano, 1980), con un intervento in bilico tra scultura e fotografia, rende un inedito senso del sublime naturale prettamente contemporaneo. In mostra vi sono autori che danno vita a paesaggi irreali come Davide Tranchina (Bologna, 1972) o chi come Filippo Minelli (Brescia, 1983) e Alberto Sinigaglia (Arzignano, 1984) decostruisce gli immaginari comuni della rappresentazione a cui siamo usualmente abituati ragionando sul linguaggio stesso. Infine, Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) si affida ad altri tipi di “occhi”, un’intelligenza artificiale che genera immagini slegate dal reale parte di quell’iconosfera globale in cui siamo immersi vivendo a contatto con il visivo.
Tutte queste pratiche sono legate a un’idea di paesaggio quotidiano inteso come elemento vissuto giorno per giorno dove il territorio, i segni della presenza antropica e la percezione diventano un tutt’uno.
La mostra si completa di un programma pubblico che accompagna i due mesi di apertura fino al finissage. Il programma, che sarà presentato nel dettaglio in occasione dell’inaugurazione sabato 16 ottobre alle ore 19.30, prevede per la stessa serata un DJ set a cura di Path Festival con ospiti FRANCISCO (Ed. Mondo) e GORDON (Path Festival sound system), un incontro in mostra con il curatore e gli artisti Mariotti, Sinigaglia, Tranchina, Valentini e Sambini domenica 17 ottobre alle ore 10.30, un ciclo di visite guidate gratuite aperte a tutta la cittadinanza a cura di Valeria Marchi nei fine settimana da ottobre a dicembre, un workshop per bambini a cura di Claudia Corrent, un workshop per adulti e professionisti del settore a cura di Alberto Sinigaglia.
Fondazione Cariverona
Via Achille Forti 3/A, Verona
orari: sabato 16 ottobre dalle 10 alle 23; domenica 17 ottobre dalle 10 alle 19; dal 18 ottobre al 12 dicembre su appuntamento scrivendo a direzione@urbspicta.org e segreteria@fondazionecariverona.org
Un progetto di Fondazione Cariverona in collaborazione con Urbs Picta; direzione artistica Jessica Bianchera
Immagine di copertina: Francesco Jodice, Venezia, The Precursors Legacy, #004, 2013. Stampa digitale su carta bianca, 1050 x 2050 mm. Courtesy Fondazione Cariverona