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Katharina Maderthaner Jochen Mühlenbrink. Double eye trouble

Katharina Maderthaner | Jochen Mühlenbrink. Double eye trouble

RizzutoGallery, Palermo

RizzutoGallery è lieta di presentare Double eye trouble, doppia personale di Katharina Maderthaner e Jochen Mühlenbrink. La mostra sarà inaugurata sabato 9 settembre 2023 alle ore 18 e resterà visitabile fino al 4 novembre 2023, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20.

Double eye trouble apre la stagione espositiva autunnale della RizzutoGallery. Protagonisti di questo dialogo sono due artisti tedeschi: Katharina Maderthaner, scultrice di Düsseldorf che dal 2016 è tra gli artisti rappresentati dalla Galleria, e Jochen Mühlenbrink, pittore di fama internazionale che vive tra la Germania e i Paesi Bassi, che inaugurerà in questa occasione la sua prima mostra personale in Italia. Ad accomunare i due artisti è il loro lavoro sull’ambiguità della realtà capace di creare una tensione tra percezione e aspettativa, stravolgendo la concezione di oggettività.

Il lavoro artistico di Katharina Maderthaner (Meerbusch, Germania, 1982) trova ispirazione in alcune bizzarre situazioni della vita quotidiana in cui il falso imita il vero e la copia tenta di confondersi con l’originale, in un oscillare tra buono e cattivo gusto. Questo fa scattare nell’artista la necessità di rielaborare l’esperienza attraverso un lavoro di sintesi e di sublimazione, fino alla creazione di qualcosa di assolutamente nuovo. Il banale rispecchia il serio, la copia rispecchia l’originale, il falso e l’imitazione rispecchiano il reale, in una amalgama tra il bricolage quotidiano e una genialità nascosta, tra il capolavoro e il prodotto di massa, tra il design e il disastro. L’artista realizza un passaggio tra i due mondi trasformando l’uno nell’altro e sfocando i confini. Le opere della Maderthaner suscitano così nell’osservatore un disagio di déjà-vu, ricordando qualcosa che si crede di conoscere; nelle sue installazioni, nelle sue immagini e nei suoi oggetti si trovano referenze che a loro volta fanno capo ad altre referenze, e lunga genealogia del gusto si dischiude davanti all’osservatore della sua arte, come una simbolica corrente che trascina oggetti, immagini, idee e motivi, lasciando dietro di sé un ricco, eterogeneo e bizzarro deposito.

Jochen Mühlenbrink (Germania, 1980) è conosciuto soprattutto per i suoi “trompe l’oeil” realizzati attraverso una tecnica pittorica che “inganna l’occhio”, inducendo nell’osservatore l’illusione del reale. Le sue opere iperrealistiche descrivono il suo approccio filosofico alla pittura, dove convergono temi di prospettiva, immaginazione, evasione e segretezza. Mühlenbrink indaga l’ambiguità della realtà attraverso l’esecuzione di effetti ottici naturali nella pittura. I suoi vetri appannati con figure e illustrazioni apparentemente ricavate dalla condensa, ad esempio, sono in realtà dipinti ed esistono sia per l’illusione che producono, sia per il materiale di cui sono costituiti. I vetri nebbiosi, con le loro superfici incontaminate disturbate dalle impronte delle dita, diventano immediatamente immagini nelle immagini e dimostrano ciò che può essere visto attraverso di essi. Osservando questi lavori di Mühlenbrink, ci si ricorda dell’innocenza e dell’inventiva dell’infanzia quando, seduti nel retro di un’auto, con le dita si tracciavano disegni sui finestrini appannati. In questa maniera l’artista offre uno sguardo a ciò che si trova oltre la nebbia e le colorate case di periferia danno ai suoi dipinti due aree di messa a fuoco. In altre opere l’artista dipinge le finestre come se fossero oscurate da nastro adesivo, altre volte nei suoi dipinti ad olio riproduce fogli scarabocchiati, cartoline, foto polaroid appese ad una parete con porzioni di nastro adesivo colorato, tutte illusioni prodotte da una pittura che sovverte l’idea preconcetta di realtà.


RizzutoGallery is pleased to present Double eye trouble, a double solo exhibition by Katharina Maderthaner and Jochen Mühlenbrink. The exhibition will open on Saturday, September 9, 2023, at 6 p.m. and will be on view until November 4, 2023, from Tuesday to Saturday, 4 to 8 p.m.

Double eye trouble opens RizzutoGallery’s autumn exhibition season. The protagonists of this dialogue are two German artists: Katharina Maderthaner, sculptor from Düsseldorf who has been among the artists represented by the Gallery since 2016, and Jochen Mühlenbrink, internationally renowned painter living between Germany and the Netherlands, who will open his first solo exhibition in Italy on this occasion. What unites the two artists is their working on the ambiguity of reality that creates a tension between perception and expectation, disrupting the notion of objectivity.

Katharina Maderthaner’s (Meerbusch, Germany, 1982) artworks draw inspiration from bizarre everyday situations in which the false mimics the real and the copy attempts to supplant the original, oscillating between good taste and bad. This focus triggers a need in the artist to rework her experiences through an act of synthesis and sublimation, ultimately leading to the creation of something absolutely new. Banality mirrors solemnity, the duplicate mirrors the unique article, the fake and the imitation mirror the authentic in a conflation of quotidian pastiche and hidden genius, of the masterpiece and the mass-produced, of design and disaster. The artist passes between these opposed worlds by transforming one into the other and smearing their boundaries. Maderthaner’s works thus arouse an uneasy déjà-vu in their viewer, recalling things seemingly familiar; in her installations, her images and her objects, references appear that point in turn to other references. Long genealogies of taste unfold before the observer of her art, akin to a symbolic current that draws forth objects, images, ideas and motifs, leaving a rich, heterogeneous and bizarre resonance.
Katharina Maderthaner draws inspiration from bizarre everyday situations in which the fake mimics the real and the copy attempts to supplant the original, oscillating between good taste and bad; in her artworks the artist passes between these opposed worlds by transforming one into the other and smearing their boundaries.

Jochen Mühlenbrink (Germany, 1980) is best known for his “trompe l’oeil” paintings made through a painting technique that “tricks the eye,” inducing in the viewer the illusion of reality. His hyperrealistic works describe his philosophical approach to painting, where themes of perspective, imagination, escapism and secrecy converge. Mühlenbrink investigates the ambiguity of reality through the execution of natural optical effects in painting. His misted glass panes with figures and illustrations seemingly drawn from condensation, for example, are actually paintings and exist as much for the illusion they produce as for the material they are made of. The misty glasses, with their pristine surfaces disturbed by fingerprints, immediately become images within images and demonstrate what can be seen through them. Looking at these works by Mühlenbrink, one is reminded of the innocence and inventiveness of childhood when, sitting in the back of a car, one would trace drawings on fogged windows with one’s fingers. In this way the artist offers a glimpse of what lies beyond the fog, and the colorful suburban houses give his paintings two areas of focus. In other works the artist paints windows as if they were obscured by tape, at other times in his oil paintings he reproduces scribbled sheets, postcards, Polaroid photos hung on a wall with portions of colored tape, all illusions produced by painting that subverts the preconceived idea of reality.

RizzutoGallery
Via Maletto 5, Palermo
+39 091 6496654, www.rizzutogallery.com, info@rizzutogallery.com
Orari: dal martedì al sabato 16 – 20
Ingresso gratuito