
Leda Catunda / Camille Henrot e Estelle Hoy
Leda Catunda. Euforia
A cura di Alberto Salvadori
Fondazione ICA Milano presenta, da venerdì 29 settembre a sabato 25 novembre 2023, la mostra Euforia, personale dell’artista brasiliana Leda Catunda (São Paulo, 1961). L’esposizione, a cura di Alberto Salvadori, restituisce l’impressione di un’epoca, quella contemporanea, attraversata da continue incertezze e tensioni, che l’artista è chiamato a interpretare.
La ricerca di Leda Catunda affonda le proprie radici in un lessico visivo che oscilla tra cultura di massa e artigianato. Le opere che l’artista realizza sono caratterizzate da un approccio fortemente manuale e si traducono in vere e proprie installazioni scultoree dove colori, materiali e forme concorrono a raccontare la società contemporanea dal punto di vista dell’artista.
Spiega Leda Catunda: “Sembra che la scelta più opportuna, per l’artista, sia quella di continuare a raccontare la propria epoca attraverso le sue opere. Come del resto avviene da sempre, in modo del tutto naturale: ogni forma d’arte e ogni artista, pur nell’incertezza dell’intenzione al momento della creazione dell’opera, dà il suo contributo alimentando una memoria condivisa, testimoniando e documentando gli aneliti e i desideri del suo tempo.”
Il progetto espositivo concepito per Euforia ruota attorno all’opera Gotas transparentes (Gocce trasparenti), realizzata durante il periodo di isolamento dovuto alla pandemia globale del 2020-2021. Il lavoro, che ha preso forma in un momento storico segnato dall’attesa e da un tempo sospeso, combina una serie di elementi prestampati nella rievocazione di un paesaggio tropicale abitato da palme, fiori, frutti e animali. La testimonianza di un determinato momento storico si mescola alla speranza di un futuro ideale, tinto di atmosfere viola, rosse e dorate e permeato di quell’euforia che dà il titolo all’esposizione.
Negli spazi luminosi di Fondazione ICA Milano, Gotas transparentes si estende oltre i propri limiti proiettando ombre colorate sullo spazio e sugli altri lavori in mostra, restituendo l’impressione di un immenso collage. I colori saturi e dalle tonalità forti accompagnano il visitatore attraverso un percorso fondato sulle emozioni e sui ricordi, dove ogni installazione scultorea è pensata per raccontare un frammento di memoria collettiva intrecciato al desiderio di immaginare un futuro colmo di aspettative.
Si ringraziano Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo / Rio de Janeiro e Bortolami, New York per il generoso sostegno alla mostra. Si ringrazia Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale della Fondazione, per il supporto alla programmazione e alle attività di ICA Milano.

Camille Henrot & Estelle Hoy. Jus d’Orange
A cura di Chiara Nuzzi
Fondazione ICA Milano presenta, da venerdì 29 settembre a sabato 25 novembre 2023, la mostra Jus d’Orange, che vede protagoniste l’artista Camille Henrot (Francia, 1978) e la scrittrice e critica d’arte Estelle Hoy (Australia, 1983).
Con Jus d’Orange, parole e immagini riconcorrono i temi della malinconia, del fallimento, dell’ingiustizia e della speranza all’interno di un unico display espositivo, concepito appositamente per gli spazi di Fondazione ICA Milano in forma di installazione caleidoscopica, dove linguaggi differenti agiscono in modo concertato amplificandosi a vicenda. In un continuo botta e risposta, il testo e le immagini si ispirano a vicenda, ininterrottamente, contaminati dalle numerose interferenze della vita.
Il progetto espositivo è realizzato dalle artiste in collaborazione con Fondazione ICA Milano ed è curato da Chiara Nuzzi. La mostra restituisce un percorso di contaminazione reciproca e costante che emerge nel dialogo tra le immagini di Camille Henrot e i testi di Estelle Hoy, amalgamati nel fil rouge di una fitta conversazione tra le artiste, in cui il pubblico è invitato a immergersi.
Jus d’Orange presenta una selezione di nuovi dipinti di Henrot ispirati dai testi di Hoy e viceversa, frutto delle oltre cinquecento immagini e migliaia di messaggi che le artiste, unite da un profondo legame di amicizia, si sono scambiate via WhatsApp, Instagram, Google Docs, messaggi vocali e conversazioni dal vivo a partire dalla fine del 2021.
La collaborazione tra l’artista e la scrittrice prende le mosse dal racconto di Estelle Hoy Acque Veneziane di Jus d’Orange, che vede la protagonista, un’amica dell’autrice, assistere al crollo del tetto della propria abitazione dopo aver compiuto negli anni numerosi sacrifici per acquistarla. I temi del fallimento e della speranza, rappresentata dalla coltivazione di un aranceto sui resti della casa distrutta, ispirano Henrot nella realizzazione di una serie di acquarelli e dipinti su tela tra cui A Thrill or a Spill (2022); Cool Nights (2022); A Mountain of Oranges (2023); Fruitful Labor (2023) e costituiscono il punto di origine di un dialogo ininterrotto tra le due artiste. Dai libri letti alle esperienze vissute, dalle mostre visitate alle teorie psicoanalitiche, dalle questioni sociali emergenti ai sogni e alle aspirazioni personali, Camille Henrot ed Estelle Hoy realizzano un percorso intimo in cui ciascuno di noi è chiamato a riconoscersi.
Il percorso di mostra vede i contributi testuali di Estelle Hoy incorniciare le opere di Camille Henrot in un layout grafico realizzato appositamente per il progetto, creando un flusso coerente e continuo che ripercorre la conversazione tra le due artiste.
Perno fondamentale è la riflessione delle artiste sulle implicazioni umoristiche dei soggetti della narrazione, testuale e visiva. Le figure immaginarie fermate sugli acquerelli e sulle tele di Henrot sposano le parole taglienti e profetiche dei testi di Hoy, in un gioco di rimandi dove la componente umoristica è vitale e dove ogni opera dialoga con la successiva, aprendo letture individuali e collettive all’interno dello spazio costruito dalle artiste. Le atmosfere di intimità che caratterizzano la mostra sono accentuate da un ulteriore momento di condivisione, rappresentato da alcuni biscotti della fortuna offerti al pubblico che racchiudono al loro interno brevi messaggi, profetici e anticonvenzionali, in un rimando alla componente giocosa e irrazionale della mostra.
Arricchisce la mostra il libro d’artista dedicato, co-edito da NERO e Fondazione ICA Milano, disponibile sul sito dell’editore o acquistabile presso gli spazi della Fondazione in Via Orobia 26 in un numero limitato di copie.
L’art direction del layout espositivo è realizzato da La Tigre; design: Lidia Ginga Cozzupoli. Si ringraziano le gallerie Hauser & Wirth e Mennour, Paris; Beatrice Bulgari; Nicoletta Fiorucci Foundation; MaFo Collection; Daniela Memmo; Carlo and Polissena Perrone; Fondazione Nuovi Mecenati per il generoso supporto al progetto. Si ringrazia Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale della Fondazione, per il supporto alla programmazione e alle attività di ICA Milano.
Fondazione ICA Milano
Via Orobia 26, Milano
office@icamilano.it, www.icamilano.it
Orari: giovedì – venerdì – sabato 12 – 19
Cover: Leda Catunda, Gotas Transparentes, 2021 , acrilico su plastica e tessuto / acrylic on plastic and fabric 2; Ph: Eduardo Ortega. Courtesy l’artista / the artist, Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro e / and Bortolami, New York