Linda Carrara, Mikayel Ohanjanyan. Naturalis Historia
BUILDING presenta, dal 10 settembre al 12 ottobre 2024, Naturalis Historia, una mostra bipersonale degli artisti Linda Carrara e Mikayel Ohanjanyan. Il progetto espositivo, ospitando una selezione di opere sia scultoree che pittoriche, propone un confronto inedito tra le loro diverse ricerche artistiche che indagano il tema comune della natura.
Il titolo della mostra, Naturalis Historia, che può essere tradotto come “osservazione della natura”, fa riferimento al celebre trattato di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), un’opera enciclopedica contenente una moltitudine di studi sul mondo naturale.
L’analisi del mondo, sia questo inteso come naturale o umano, nel macrocosmo e nel microcosmo, continua ad ispirare ed informare l’arte contemporanea permettendo agli artisti di rielaborare temi più profondi come identità, connessione, legame e dualità. Linda Carrara e Mikayel Ohanjanyan, nelle due mostre personali ospitate da BUILDING – ciascuno con un approccio diverso – osservano ciò che li circonda e lo traducono con una prospettiva unica attraverso la loro pratica artistica.
Linda Carrara indaga il paesaggio e la nostra percezione della natura, rivelando nella sua poetica il doppio nel mondo e nella natura umana. Mikayel Ohanjanyan rappresenta concretamente nelle sue sculture i legami, invisibili ma reali, tra gli esseri umani in un’unione tangibile di memorie antiche e moderne.
Linda Carrara (Bergamo, 1984), mediante diverse opere pittoriche, propone un progetto sull’unicità del doppio che in natura si presenta con volti diversi e suscita differenti visioni. Dal paesaggio che si sdoppia e si riflette sulla superficie dell’acqua, al giorno e alla notte che, dall’alba dei secoli, dividono il mondo in due parti, contigue ma opposte. Le opere e l’analisi del paesaggio illuminano gli aspetti molteplici dello specchiamento e sdoppiamento, fino ad arrivare ad indagare il doppio della nostra stessa natura umana. Inoltre, in uno studio sull’autoritratto, l’artista si raffigura in un disegno a matita dalla linea semplice. Linea che separa realtà e il suo doppio nello specchiamento sulla superficie.
Mikayel Ohanjanyan (Yerevan, Armenia, 1976), espone un’opera in basalto realizzata appositamente per la mostra e sculture inedite appartenenti alla serie Legami. La ricerca dell’artista è incentrata sull’essere umano e sull’osservazione del suo mondo interiore ed esteriore. In particolare le opere di Ohanjanyan riflettono i legami e le tensioni che esistono nelle relazioni umane. Secondo l’artista “siamo collegati da legami invisibili”, citando Nikola Tesla, che ci permettono di essere sismografi delle vibrazioni che vengono emanate da tutto ciò che ci circonda. Un “Tutto”, che è definito dallo spazio stesso, dal tempo, dalla natura, dalla materia con i suoi ritmi e le sue forme e dall’essere umano. Nei legami riscopriamo l’Unità, ovvero il nostro equilibrio con il “Tutto”, la coesione tra gli opposti, insiti anche nella natura umana. Quest’ultima, apparentemente informe e disarmonica come la superficie di una pietra segnata dal tempo, rivela al suo interno un reticolo solido di ricordi e memorie che strutturano e formano la nostra esistenza ed i nostri percorsi. Un intreccio stabile dal quale sembra impossibile liberarsi.
BUILDING presents, from September 10th to October 12th, 2024, Naturalis Historia, a two-person exhibition of artists Linda Carrara and Mikayel Ohanjanyan. By hosting a selection of both sculptural and pictorial works, the exhibition project offers an unprecedented comparison of their different artistic researches that investigate the common theme of nature.
The title of the exhibition, Naturalis Historia, which can be translated as “observation of nature,” refers to the famous treatise by Pliny the Elder (23-79 A.D.), an encyclopedic work containing a multitude of studies on the natural world.
The analysis of the world, whether understood as natural or human, in both the macrocosm and microcosm, continues to inspire and inform contemporary art by allowing artists to rework deeper themes of identity, connection, bond, and duality. Linda Carrara and Mikayel Ohanjanyan, in their two solo exhibitions hosted by BUILDING – each with a different approach – observe what surrounds them, and they translate it with a unique perspective through their art practice.
Linda Carrara investigates the landscape and our perception of nature, revealing in her poetics the double in the world and in human nature. Mikayel Ohanjanyan concretely represents in his sculptures the invisible but real bonds between human beings in a tangible union of ancient and modern memories.
Linda Carrara (Bergamo, 1984), through several pictorial works, proposes a project on the uniqueness of the double that in nature presents itself with different faces and arouses different visions. From the landscape that doubles and is reflected on the surface of water, to the day and night that, since the dawn of centuries, divide the world into two parts, contiguous but opposite. The works and analysis of the landscape illustrate the multiple aspects of mirroring and doubling, even to the point of investigating the double of our own human nature. Moreover, in a study of self-portraiture, the artist depicts herself in a pencil drawing with a simple line. The line that separates reality and its double in the mirroring on the surface.
Mikayel Ohanjanyan (Yerevan, Armenia, 1976), exhibits a basalt work specifically made for the exhibition, and unpublished sculptures belonging to the series Legami [Bonds]. The artist’s research focuses on the human being and the observation of his inner and outer world. In particular, Ohanjanyan’s works reflect the bonds and tensions that exist in human relationships. According to the artist, “we are connected by invisible bonds,” quoting Nikola Tesla, which allow us to be seismographs of the vibrations emanating from everything around us. A “Whole,” which is defined by space itself, time, nature, matter with its rhythms and forms, and the human being. In connections we rediscover Oneness, that is, our balance with the “Whole,” the cohesion between opposites, also inherent in human nature. The latter, seemingly formless and disharmonious like the surface of a stone marked by time, reveals within it a solid network of memories and recollections that structure and shape our existence and our paths. An inexorable interweaving of ancient and modern memories from which it seems impossible to free oneself.
BUILDING
via Monte di Pietà 23, 20121 Milano
+39 02 890 94995, info@building-gallery.com, www.building-gallery.com
Orari: mar-sab 10-19
Ingresso gratuito
Ufficio Stampa BUILDING: ddl |arts|
Cover: Linda Carrara, (nero minerale), 2024, olio e acrilico su tela, 70 x 50 cm
