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Luca Gioacchino Di Bernardo. Fuoco, Innesco cacciata dall'Eden

Luca Gioacchino Di Bernardo. Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden

Galleria Tiziana Di Caro, Napoli

La galleria Tiziana Di Caro inaugura la prima mostra nei suoi spazi di Luca Gioacchino Di Bernardo (Napoli, 1991), che si intitola Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden, giovedì 29 settembre 2022 alle ore 19:00.

Nel lavoro di Luca Gioacchino Di Bernardo l’osservazione della realtà si mescola alla tensione spirituale: è alla costante ricerca del più piccolo particolare, ma sempre nel contesto del tutto, di storie del passato che si rivelano attraverso il disegno del presente. Il contenuto delle sue opere è denso di simboli espressi attraverso una forma solida e carica di dettagli.

Il disegno è alla base di questo intricato sistema in cui la mistica, la filosofia, la scienza sono raccontate attraverso simbologie erudite e riferimenti a una realtà altra, talvolta intelligibile e al contempo misteriosa.

Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden è un progetto appositamente pensato per gli spazi della galleria e si configura attraverso tre passaggi di un unico capitolo che, come si capisce dal titolo, è dedicato all’elemento del fuoco e al suo innesco, ovvero il simbolo del principio, partendo da una citazione che riguarda il momento immediatamente successivo al Peccato Originale.

Gli ambienti della galleria si articolano come tre diversi momenti: il passato, il presente, il futuro.

Un grande disegno occupa la prima sala, un disegno orizzontale che raffigura una chiave, ovvero un elemento che attraversa la storia, e che ha un importante valore simbolico legato al conseguimento di un fine. La funzione della chiave non si rivela nell’immediato. È una chiave troppo grande per aprire l’oggetto collocato di fronte, una stufa sovietica che ospita al suo interno la piccola rappresentazione di un cigno, una sorta di scrigno contenente un messaggio che insiste sul mistero e  sull’enigma. A seguire un grande albero svetta verso l’alto per poi ripiegarsi su se stesso.

In un’altra sala si impone la Scorticata, una giunonica figura germanica che l’artista fa corrispondere alla Cacciata dall’Eden, quel momento di scarto che ci ha fatti mutare, che ci ha resi altro rispetto al passato. La Scorticata è l’emblema del tempo presente: una donna il cui corpo è stato torturato ed è proprio in questo organismo che vive il senso del peccato.

Una mensola ospita una serie di Tarocchi. Essi rappresentano il tempo futuro. Ma lo fanno attraverso il delirio, attraverso un disegno marcato talvolta maniacale in cui segno e parola si alternano o si sovrappongono. La trama di questi lavori è estremamente complicata, ed è solo attraverso l’osservazione attenta e meticolosa che si sviscerano significati sovrapposti e complessi.

La mostra si completa con un libro d’artista che si presenta sotto forma di reperto fittizio: il testo – stampato a caratteri mobili- viene sovrapposto da appunti, scarabocchi, correzioni, critiche e insulti al suo stesso contenuto teoretico.

L’osservazione del disegno di Luca Gioacchino Di Bernardo ci conduce ad una dimensione visiva molto caratterizzata, talvolta disordinata eppure derivante da una “precisa intenzionalità”. Eppure l’elemento significante, così strettamente teso al divino, a una situazione al di là della realtà sembra capovolgere la logica di senso, così che la rappresentazione sembra perifrasare un concetto che Franco Battiato ha evocato già negli anni Ottanta, l’idea di Essere un’immagine divina di questa realtà generando una precisa coincidenza tra il significato e il significante: il caos delle immagini si svela con lentezza e si rivela in mille suggestioni.


Galleria Tiziana Di Caro opens the first exhibition in its premises by Luca Gioacchino Di Bernardo (Napoli, 1991), entitled Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden [Fire, Ignition: Expulsion From Eden], starting on Thursday 29 September 2022 at 19:00.

In Luca Gioacchino Di Bernardo’s work, the observation of reality is intertwined with spiritual tension: the artist is constantly looking for the smallest detail – yet always in the context of the whole – of stories from the past that are revealed through the drawing of the present. The content of his works is dense with symbols expressed through a solid form with plentiful details.

In Di Bernardo, drawing is the basis of an intricate system in which mysticism, philosophy and science are told through sophisticated symbologies and references to another reality, sometimes intelligible and yet mysterious.

Fuoco, Innesco: cacciata dall’Eden is a project expressly designed for the rooms of the gallery, and is configured through three steps of a single chapter which, as the title suggests, focuses on the element of fire and its ignition, i.e. the symbol of the beginning, starting from a quote that concerns the moment immediately following the Original Sin.

The rooms of the gallery are divided into three different moments: the past, the present and the future.
A large drawing is found in the first room, a horizontal piece featuring a key, an element that runs through history, and which has an important symbolic value linked to the achievement of an end. The function of the key is not immediately revealed. It is too large a key to open the object placed in front of it, a Soviet stove that houses a small representation of a swan inside, a sort of jewel casket containing a message that insists on mystery and enigma. Following there is  a  large tree rise upwards, to then fold back onto itself.

In an other room features the Scorticata [The Flayed], a Junoesque Germanic figure that the artist makes to correspond to the Expulsion from Eden, the moment of eviction that changed us, that made us different from the past. The Scorticata is the symbol of the present times: a woman whose body has been tortured, and it is precisely in this being that the sense of sin lives.

On a shelf we find a series of Tarots. They represent the future. But they do it through delirium, through a sometimes manic, marked design in which sign and word alternate or overlap. The plot of these works is extremely intricate, and it is only through careful and meticulous observation that overlapping and complex meanings are unraveled.

The exhibition ends with an artist’s book that comes in the form of a fictional find: the text – printed in movable type – is superimposed on its own theoretical content with notes, scribbles, corrections, criticism and insults.

The observation of Luca Gioacchino Di Bernardo’s drawing leads us to a very typified visual dimension, sometimes chaotic yet deriving from a “precise intentionality.” Nevertheless, the significant element, so strictly aimed at the divine, to a situation beyond reality seems to overturn the logic of meaning, so that the representation appears to paraphrase a concept that Franco Battiato evoked already in the Eighties, the idea of Essere un’immagine divina di questa realtà [Being a divine image of this reality], generating a precise coincidence between signified and signifier: the chaos of the images discloses itself slowly and reveals itself in a thousand suggestions.

Galleria Tiziana Di Caro
Piazzetta Nilo 7, Napoli
+39 081 552 5526, info@tizianadicaro.it, www.tizianadicaro.it
Orari: lunedì – venerdì 14 – 19
Ingresso gratuito