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Michele Ciacciofera, Condensare l'infinito, BUILDING TERZO PIANO ph. Ilaria Maiorino

Michele Ciacciofera. Condensare l’infinito

Building Terzo Piano, Milano

A cura di Angelo Crespi

Fino a sabato 17 febbraio 2024BUILDING TERZO PIANO presenta Condensare l’infinito, una mostra personale di Michele Ciacciofera a cura di Angelo Crespi, in collaborazione con il Museo MA*GA.

Il percorso espositivo negli spazi di BUILDING TERZO PIANO si configura con una serie di sculture in vetro soffiato policromo di Murano, alcune delle quali già esposte al Petit Palais di Parigi (Fiac 2019), e un dipinto di grande formato, The Translucent Skin of the Present (2015-2016), non solo di forte impatto estetico, ma che può essere considerato una sorta di manifesto visivo della poetica di Ciacciofera.

Le sculture — realizzate nella fornace Seguso Vetri d’Arte a Murano — fanno parte della serie Tales of the Floating World. Concepite come frammenti provenienti da un altro mondo, esse evocano, attraverso le loro forme organiche, l’universo umano e quello naturale, sia minerale sia animale. Queste opere si inscrivono nella ricerca dell’artista italiano — da molti anni residente in Francia a Parigi — intorno all’ambiguità formale tra i differenti regni del vivente, nel contesto delle attuali ipotesi delle “infra-vite”[1] e del collasso globale. Esse proseguono la riflessione sulla questione temporale in cui le ipotesi di fine della civiltà modificano o sovvertono la relazione tra presente e passato, e in cui il tramonto sembra fondersi con le aurorali origini, e gli archetipi primordiali riemergono potenti da profondità ctonie o dall’imo dell’inconscio.

La scelta espositiva delle opere negli spazi di BUILDING TERZO PIANO è stata concepita, volutamente, come un ampliamento plastico della mostra aperta al Museo MA*GA (17 dicembre 2023 – 7 aprile 2024), che si compone di tre stanze: un’installazione site-specific con 164 piccole ceramiche posizionate su muschio naturale in dialogo con un trittico che specifica ulteriormente la ricerca di Ciacciofera; un secondo ambiente sonoro accompagna un gruppo di sculture, in materiale riciclato, che rivelano la fascinazione dell’artista per le stele e le edicole votive; infine, un gruppo di opere verticali di grandi dimensioni in vetro soffiato e sabbiato, che evocano forme megalitiche o monolitiche, come Menhir, che nell’antichità furono usate per conferire sacralità e riconoscibilità a determinati territori, collegamento tra l’orizzontalità della terra e la verticalità del cielo quindi tra il mondo fisico e quello spirituale dell’infinito, e che oggi sono simboli che sembrano voler ricollegare il microcosmo biografico di Ciacciofera con il macrocosmo delle narrazioni universali.

I capitoli del progetto – MA*GA e BUILDING TERZO PIANO – in due momenti e in due sedi differenti si completano a vicenda per focalizzare nel modo più ampio e preciso il percorso di un artista che da sempre si caratterizza per una ricerca formale poliedrica, frutto di coerenza linguistica ma anche di sperimentazione sui materiali, sempre nell’ottica di uno sguardo profondo che si muove tra antropologia classica e anthropologie du proche.

La mostra sarà accompagnata da una monografia — a cura di Johan&Levi editore — che conterrà materiale inedito e documentazione fotografica relativa alle varie fasi del percorso creativo di Michele Ciacciofera. Il volume si articolerà come uno studio e un approfondimento della ricerca dell’artista, in dialogo con le istituzioni che collaborano allo sviluppo di tale progetto. Diverso da un catalogo tradizionale, il libro prenderà la forma di un atlante geografico, in cui la parte teorica si intreccia con quella visiva, a rappresentare il viaggio tra antico e moderno, tra memoria geologica e memoria umana.

Michele Ciacciofera (Nuoro, 1969) vive e lavora a Parigi. Il suo lavoro è caratterizzato dall’uso di svariati media, dalla pittura alla scultura, con uso di ceramica, vetro, bronzo, pietra ed assemblaggi di materiali, passando dal disegno e dal suono. Tramite un approccio antropologico, l’artista esplora diverse tematiche legate alle isole di cui è originario, la Sardegna e la Sicilia, attraverso il prisma del Mediterraneo. Memoria collettiva, miti rivisitati e realtà politica contemporanea si mescolano in opere caratterizzate da una sensibilità per la materia e da un’acuta consapevolezza delle problematiche attuali legate alla riconfigurazione degli equilibri socio-economici e ambientali. Spinto da una costante riflessione e ricerca basata su numerose fonti, Ciacciofera si interessa innanzitutto al soggetto e alla sua narrazione, nonché alle sensazioni che intende trasmettere attraverso la scelta dei materiali utilizzati. Attinge costantemente alla sua formazione in scienze politiche, al suo interesse per l’antropologia, l’archeologia, le questioni ambientali e alla sua ossessione per la memoria individuale e collettiva, per materializzare esperienze poetiche dalla forte capacità comunicativa. Le sue opere sono state esposte alla 57^ Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, a Documenta 14 di Kassel e Atene, al Museo MAN di Nuoro, al CAFA Museum di Pechino, al Museo d’Arte Contemporanea di Rochechouart (Francia), al Museo di Rennes, a Summerhall Edimburgo, al IMMA Museum di Dublino e in numerose altre istituzioni museali internazionali. Ha ricevuto la Civitella Ranieri NYC Foundation Visual Arts Fellowship nel 2015-2016. Sono in preparazione due mostre personali in Francia e una in Scozia, due importanti opere pubbliche in Francia e in Italia e un’opera site-specific con cui parteciperà alla VI Biennale d’Arte contemporanea di Mardin in Turchia (maggio 2024).

[1] dal testo francese Infravies, le vivant sans frontières di Thomas Heams-Ogus.

Michele Ciacciofera, Condensare l’infinito, BUILDING TERZO PIANO ph. Ilaria Maiorino

BUILDING TERZO PIANO is pleased to announce Condensing the Infinite, a solo show by Michele Ciacciofera. Curated by Angelo Crespi and organised in collaboration with MA*GA Museum, it runs from Tuesday, January 16th to Saturday, February 17th 2024.

The exhibition in the gallery space of BUILDING TERZO PIANO comprises a series of sculptures in coloured blown glass from Murano, some of which have already been shown at the Petit Palais in Paris (Fiac 2019), together with a large-format painting entitled The Translucent Skin of the Present (2015–2016), an aesthetically powerful work that can be regarded as a kind of visual manifesto of Ciacciofera’s poetic vision.

The sculptures – produced in the Seguso Vetri d’Arte glassworks in Murano – are part of the Tales of the Floating World series. Conceived as fragments from another world, their organic forms evoke the human and the natural universe, both mineral and animal. They are part of an inquiry by the Italian artist – who has been based in Paris for many years – into the formal ambiguity between the different realms of the living, in the context of current ideas about “infra-lives”[1] and global collapse. They are a continuation of Ciacciofera’s reflection on the question of time, in which hypotheses regarding the end of civilisation modify or subvert the relationship between present and past, and in which the end seems to blend in with early origins, and primordial archetypes re-emerge powerfully from chthonic depths or from the recesses of the unconscious.

The works on display in BUILDING TERZO PIANO were deliberately chosen as a tangible extension of the show at MA*GA Museum (17.12.2023 – 7.04.2024). Occupying three rooms, the exhibition consists of a site-specific installation with 164 small ceramic pieces positioned on natural moss, which dialogue with a triptych that further specifies Ciacciofera’s inquiry; a sound environment accompanying a group of sculptures made from recycled materials, which highlight the artist’s fascination with steles and votive niches; and finally, a group of large-scale vertical works in blown, sandblasted glass which evoke megalithic or monolithic forms such as menhirs. Used in antiquity to confer sacredness and recognisability to certain sites, they are a link between the horizontality of the earth and the verticality of the sky, and thus between the physical world and the spiritual one of infinity. Today, they are symbols that seem designed to reconnect Ciacciofera’s biographic microcosm with the macrocosm of universal narratives.

The chapters of the project (MA*GA and BUILDING TERZO PIANO), with two different time spans and venues, complement each other and focus in a comprehensive and specific manner on the work of an artist who has always stood out for his multifaceted formal inquiry, the fruit of a coherent idiom but also of experimentation with materials, conducted from the perspective of a penetrating gaze that takes in classical anthropology and anthropologie du proche.

The exhibition will be accompanied by a monograph – published by Johan&Levi – containing previously unpublished material and photographic documentation covering the various phases of Ciacciofera’s creative journey. The volume will offer an in-depth study of the artist’s work, in dialogue with the institutions collaborating on the development of his project. Unlike a traditional catalogue, the book will have the form of an atlas, in which the theoretical component is interwoven with the visual one, representing a journey encompassing the ancient and the modern, geological memory and human memory.

[1] From Infravies, le vivant sans frontières by Thomas Heams-Ogus.

BUILDING TERZO PIANO
Via Monte di Pietà 23, Milano
+39 02 890 94995, info@building-gallery.com, www.building-gallery.com
Orari: martedì – sabato 10 – 19
Ingresso gratuito

Ufficio stampa: ddlArts
Cover: Michele Ciacciofera, Condensare l’infinito, BUILDING TERZO PIANO ph. Ilaria Maiorino