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Paul Thek, “Sicily”, 1962-63, private collection

Paul Thek. Italian Hours

Fondazione Nicola Del Roscio, Roma

A cura di Peter Benson Miller

La Fondazione Nicola Del Roscio presenta, da giovedì 28 ottobre 2022 a sabato 28 gennaio 2023, un nuovo progetto espositivo dedicato a una figura fondamentale della storia dell’arte contemporanea: Paul Thek (New York, US 1933-1988). “Paul Thek. Italian Hours”, a cura di Peter Benson Miller, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Nicola Del Roscio il Watermill Center, Alexander e Bonin, New York, e l’Estate di George Paul Thek.

Una serie di recenti studi ha gettato nuova luce sul complesso e duraturo rapporto che Paul Thek ha intrattenuto con l’Italia e sull’impatto fondamentale che il Paese ha avuto sul suo lavoro, caratterizzato da una pratica innovativa, che sfida i generi, attingendo a una grande varietà di media differenti.

Tenendo conto di queste premesse, “Paul Thek. Italian Hours” che presenta il lavoro di Paul Thek in Italia per la prima volta dopo il 1995, riunisce una selezione di dipinti, disegni e sculture – comprese le vestigia della sua opera più celebre, oggi perduta, dal titolo The Tomb – realizzate sulla scorta delle influenze tratte dalle sue esperienze a Roma, in Sicilia e sull’isola di Ponza tra il 1962 e il 1975.

Facendo ritorno in Italia ripetutamente, Thek rielabora gli stimoli derivanti dalle sue scoperte italiane, dalla visita ai siti archeologici, alle pratiche funerarie ancora in essere, dalle spettacolari processioni religiose, agli elementi che caratterizzano il paesaggio italiano, producendo una risposta barocca alla Pop Art e al minimalismo e alla loro predilezione per la produzione industriale, che dominavano la scena artistica a lui coeva.

Il lavoro di Paul Thek evidenzia inoltre un dialogo significativo con un gruppo di altri artisti contemporanei che lavoravano in Italia in quel periodo, tra cui Cy Twombly e Piero Manzoni. Queste connessioni cosmopolite, incoraggiate dal rapporto di Thek con la mecenate e gallerista Topazia Alliata, sono spesso state tralasciate nel tentativo di inserire Thek in una corrente del Secondo dopoguerra esclusivamente americana. Questa mostra, dimostrando la versatilità di Thek come artista e la sua duratura eredità, esplora il ruolo dell’Italia come catalizzatore di vari momenti chiave della sua carriera.

Paul Thek (1933-1988) è stato uno scultore, pittore e artista multimediale. La pratica artistica di Paul Thek spaziava dall’ermetico allo spettacolare. Lavorando in modo collaborativo, Thek ha costruito installazioni ambientali estese e surreali, re-immaginando collettivamente i musei come luoghi di trasformazione e la vita delle mostre come cicli di nascita, maturazione, morte e rinnovamento. In solitudine, fondeva elementi del suo corpo, frutto della natura, o rappresentazioni di cera di carne cruda, e li sigillava all’interno casse di plexiglass che chiamava “reliquiari tecnologici”. Ha creato astrazioni esuberanti su giornali e tele, oltre a paesaggi resi con sensibilità; il sublime nella natura. Durante la sua vita, Paul Thek è stato un frequente collaboratore di Robert Wilson, uno stretto compagno del fotografo Peter Hujar e dell’autrice Susan Sontag che gli ha dedicato il suo volume di saggi seminali “Against Interpretation”. Ha realizzato installazioni per il Moderna Museet, Stoccolma, The Stedelijk Museum, Amsterdam, e Documenta V, Kassel, a cura di Harald Szeeman. Thek è morto di AIDS nel 1988. Nel 2010-2011, la retrospettiva postuma, DIVER, è stata presentata al Whitney Museum, New York, al Carnegie Museum of Art, Pittsburgh e all’Hammer Museum, Los Angeles. Una selezione delle sue opere è inclusa nell’esposizione permanente del The Watermill Center.


The Nicola Del Roscio Foundation presents, from Thursday 28th October 2022 a Saturday 28th January 2023, a new exhibition project dedicated to one a key figure of contemporary art history: Paul Thek (New York, US 1933-1988).
“Paul Thek. Italian Hours”, curated by Peter Benson Miller, is a collaboration with the Watermill Center, Alexander and Bonin, New York, and the Estate of George Paul Thek.A host of recent scholarship has shed new light on Paul Thek’s complex and enduring relationship to Italy and its fundamental impact on his innovative, genre-defying work in a variety of media.Indebted to these accounts, “Paul Thek. Italian Hours”, the first of its kind in Italy since 1995, reunites a selection of paintings, drawings, and sculptures – including vestiges of his seminal, now lost work The Tomb – marked by his experiences in Rome, Sicily and the island of Ponza.

Returning to Italy repeatedly between 1962 and 1975, Thek responded to archaeological sites, burial practices, religious processions, as well as characteristic elements of the Italian landscape, in what amounts to a baroque response to Pop Art and Minimalism and their predilection for dispassionate industrial production.

His work also evidences meaningful dialogue with a community of other contemporary artists working in Italy, including Cy Twombly and Piero Manzoni. These cosmopolitan connections, encouraged by Thek’s relationship with arts patron and gallerist Topazia Alliata, are often overlooked in attempts to fit Thek into an exclusively American postwar trajectory. Demonstrating Thek’s versatility as an artist, and his enduring legacy, this exhibition explores the role of Italy as a catalyst in various key moments in his career.

Paul Thek (1933-1988) was a sculptor, painter, and multimedia artist. Paul Thek’s artistic practice ranged from the hermetic to the spectacular. Working collaboratively, Thek constructed expansive and surreal environmental installations, collectively reimagining museums as sites of transformation, and the life of exhibitions as cycles of birth, maturation, death, and renewal. In solitude, he cast elements of his body, figments of nature, or wax renderings of raw meat, and sealed them within plexiglass vaults which he called “technological reliquaries”. He created exuberant abstractions on newspaper and canvas, as well as sensitively rendered landscapes; the sublime within nature. During his lifetime, Paul Thek was a frequent collaborator to Robert Wilson, a close companion to the photographer Peter Hujar, and to author Susan Sontag who dedicated her seminal volume of essays “Against Interpretation” to him. He created installations for the Moderna Museet, Stockholm, The Stedelijk Museum, Amsterdam, and Documenta V, Kassel, curated by Harald Szeeman. Thek died of AIDS in 1988. In 2010-2011, a posthumous retrospective, DIVER, was exhibited at The Whitney Museum, New York, The Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, and The Hammer Museum, Los Angeles. A selection of his work is on permanent display at The Watermill Center.

Fondazione Nicola Del Roscio
Via Francesco Crispi 18, Roma
roma@fondazionenicoladelroscio.it, fondazionenicoladelroscio.it
Orari: dal lunedì al venerdì 11.00 – 17.30
Ingresso libero

Copertina: Paul Thek, “Sicily”, 1962-63, private collection