Per una collezione
Jannis Kounellis, Nanni Valentini, Dadamaino, Vasco Bendini, Claudio Olivieri, Raffaele Cioffi, Antonio Scaccabarozzi, Mario Raciti, Piero Fogliati, William Xerra, Mauro Maffezzoni, Lorenzo Taini, Davide Baroggi
A cura di Alberto Barranco di Valdivieso
Una collezione, alla fine, è un racconto costruito nel tempo, passo dopo passo, esperienza dopo esperienza, approfondimento dopo approfondimento. Nel caso dell’arte contemporanea ciò assume il senso di una operazione appassionante e complessa, che chiama i nostri pensieri più sottili e l’immaginazione nella sua essenza più libera ma suscita anche un processo di verifica profonda con noi stessi.
Uno dei più grandi collezionisti contemporanei, Giuseppe Panza di Biumo, ebbe a ripetere che collezionare non è accumulazione di oggetti o di investimenti finanziari ma occasione di ricerca e approfondimento intellettuale, una esperienza esistenziale.
Questa mostra presenta un gruppo scelto di artisti, sia maestri storici sia più giovani, che rappresentano diverse declinazioni della storia dell’arte italiana. Una storia innescata dalle postavanguardie e poi articolata, dagli anni Sessanta in poi, verso i nuovi paradigmi estetici dell’arte dell’idea assoluta e della demateriazione, seguendo i nuovi principi post-duchampiani della frantumazione del concetto di “qualità condivisa” elaborato per categorie critiche e non più naturaliste.
In Italia, forse più che in qualsiasi altro paese europeo, l’arte del secondo dopoguerra ha originato un arcipelago di ricerche, talvolta interconnesse da genesi comuni o da analogie di principio, dall’abbandono delle tecniche tradizionali (l’Arte Povera) o dalla loro ricalibrazione secondo nuovi assunti (pensiamo alla Nuova Pittura) altre, fortemente individuali, originate da un senso di libertà sperimentale, anarchico, slegato da legacci ideologici o di appartenenza ad un gruppo.
L’esposizione appare dunque come un caleidoscopio di visioni e narrazioni di alcuni degli artisti che hanno collaborato direttamente con la Galleria Monopoli in questi ultimi undici anni, senz’altro esempi della vivacità del contemporaneo italiano.
Ecco allora la scelta di scandirla per assonanze e dissonanze tra le diverse ricerche artistiche, sviluppando un percorso che corre dall’ Informale tonale di Vasco Bendini a quello materico di Nanni Valentini, dalla Nuova Pittura di Claudio Olivieri e Antonio Scaccabarozzi all’Astrattismo lirico di Mario Raciti e William Xerra, dal Concettuale segnico di Dadamaino (presente con tre “Alfabeti della mente”) al giovane Lorenzo Taini che segue la pittura Analitica con una personale sospensione tra oggettualità e minimalismo, continuando ancora con gli Aniconici Raffaele Cioffi, presto in solo show all’Arte Fiera di Bologna 2022 con la stessa galleria, e Mauro Maffezzoni sino al Neo-Naif, dall’ingenuità lisergica e inquietante, di Davide Baroggi arrivando alla immaginifica e multiforme esperienza “nouveau realiste” di Piero Fogliati, presente con rari disegni sulla “Città Fantastica”, infine giungendo all’Arte Povera con un piccolo potente catrame di Jannis Kounellis.
Una raccolta che, proprio per il suo voluto carattere poliedrico, offre al pubblico l’opportunità di fruire, in un’unica esperienza, di una scelta ampia e variegata di lavori di qualità, insomma: per soddisfare il bisogno che tutti abbiamo “di stupirci e di riposarci del consueto”. Per una collezione.
Galleria Monopoli
Via Privata Giovanni Ventura 6. Ingresso da via Massimiano, Milano
+39 02 365 936 46, info@galleriamonopoli.com, www.galleriamonopoli.com
Orari: martedì – sabato 14.00-19.00
Ingresso gratuito
Copertina: Claudio Olivieri, Nemea, 1982, Olio su tela, 90×50 cm