Sayuri Ichida. Fumiko
Nell’ambito di ART CITY Bologna 2022 in occasione di ARTE FIERA, PhMuseum Lab presenta per la prima volta in Europa il lavoro Fumiko della fotografa giapponese Sayuri Ichida, che sarà a Bologna per l’inaugurazione.
Il lavoro nasce un paio di anni fa quando l’artista ritrova una vecchia scatola di biscotti in metallo nella casa dei nonni. È piena di negativi e foto che vanno dall’infanzia all’età adulta di sua madre Fumiko, venuta a mancare nel 2006 all’età di 47 anni per un cancro ai polmoni. Ichida inizia allora un percorso di ricerca tramite il quale riporta a galla i ricordi della mamma rendendosi conto di come i suoi ultimi mesi di sofferenza fossero solo una piccola parte di una vita più ampia e piena di momenti luminosi. I viaggi, la gravidanza, una giornata in famiglia ripresa in VHS acquisiscono così un significato diverso, riempiendo il vuoto causato dalla perdita e offrendo all’artista la possibilità di vivere conservando un rinnovato ricordo della madre.
In Fumiko alle immagini d’archivio si aggiungono, poi, alcuni nuovi scatti di Ishida che vanno così a costruire una sofistica narrazione visiva. Il progetto è, quindi, un coraggioso processo di ricostruzione tramite il quale Ichida scava in profondità, affrontando il proprio trauma personale per stimolare una riflessione sul destino, la memoria e l’accettazione della morte. Un lavoro che ci ricorda che prima o poi tutti sperimenteremo un qualche tipo di perdita e che forse ciò che conta di più è mantenere vivo un ricordo positivo dei nostri cari.
Sayuri Ichida è un’artista giapponese che vive e lavora a Londra nel campo della fotografia. La sua pratica ruota attorno al tema dell’identità personale ed esplora le complessità dello stato emotivo tramite una riflessione sulla propria memoria ed esperienza di vita, sulle idee di perdita e mortalità. Utilizzando materiali d’archivio, Ichida cerca da sempre la bellezza in scene che evocano un senso di nostalgia e atemporalità, due elementi fondamentali della sua arte. Dopo aver iniziato la propria carriera come fotografa commerciale a Tokyo e New York, Sayuri Ichida ha spostato la sua attenzione sulla fotografia autoriale e artistica. Ha conseguito un Master in Photography Arts presso l’Università di Westminster. Ha vinto il Japan Photo Award nel 2016 per la sua serie Deja Vu – una serie dedicata alle abitazioni, ispirata dal ricordo della sua casa delle bambole d’infanzia. La sua serie Mayu – dal nome di una ballerina giapponese – è stata selezionata per diverse mostre collettive tra cui quella all’Unseen Photo Festival (Amsterdam, 2018), Photo Saint Germain (Parigi, 2018), IMA Gallery (Tokyo, 2018) e Asama International Photo Festival (Nagano, 2019). Il suo lavoro realizzato all’interno dell’appartamento parigino di Gabrielle Chanel è stato esposto alla IMA Gallery come parte della mostra MADEMOISELLE PRIVÉ di Chanel a Tokyo. È stata, inoltre, selezionata per partecipare alla mostra collettiva TODAY is – Next generation of DAIDO MORIYAMA nel 2019. Ha pubblicato il suo primo libro d’artista, Absentee, nel 2021. Fumiko, il lavoro esposto a Bologna, verrà pubblicato nel corso del 2022.
PhMuseum Lab presents for the first time in Europe the solo exhibition Fumiko, a project by Japanese photographer Sayuri Ichida.
The work stems from the discovery of a biscuits’ tin of metal in the house of the artist’s grandparents. The box is full of negatives and prints that portray from childhood to adulthood, the life of Fumiko’s mother, who passed away at the age of 47 from lung cancer. Ichida thus begins a research path through which she investigates the depths of her trauma to stimulate a contemporary debate on concepts such as destiny and memory.
Juxtaposing her family archive with newly made images in response to it, Ichida creates a sophisticated narrative that offers a collective reflection on the difficult process of accepting death. Looking at this work we remember that sooner or later we will all experience some kind of loss, but above all, we rediscover that what matters most is how we keep the positive memory of our loved ones alive.
Sayuri Ichida is a Japanese photographer who lives and works in London. Her attention in her works is placed on the theme of identity, which reflects on her own memory and experiences. In addition to photography, her research implements sculptural forms created from both organic and non-organic elements that represent certain psychological states. This constructed dissonance is often an important part of her work, and comes to represent her alienation as an immigrant. After spending years in Tokyo and New York working in the commercial photography industry, she shifted her interest to artistic photography. She holds a bachelor’s degree in fashion photography from Tokyo Visual Arts College and recently earned a master’s degree in fine art photography from the University of Westminster in London.
Ichida won the Japan Photo Award in 2016 for her “Deja Vu” series. His “Mayu” series has been selected for several group exhibitions presented at Unseen Photo Festival (Amsterdam, 2018), Photo Saint Germain (Paris, 2018), IMA Gallery (Tokyo, 2018) and Asama International Photo Festival (Nagano, 2019).
PhMuseum Lab
Via Paolo Fabbri 10/2a, Bologna
info@phmuseumlab.com, phmuseumlab.com
Orari: venerdì ore 17-20; lunedì-giovedì su appuntamento
Ingresso gratuito