
UNA è lieta di annunciare Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, prima mostra personale in galleria di Thomas Berra (*1986, Desio, MB).
Berra, milanese di nascita e finlandese di adozione, lavora con la pittura a partire dalla tecnica tradizionale del dipinto su carta o su tela di grande e piccolo formato, per poi espandersi su supporti diversi come le tende o le pareti, realizzando opere dal carattere onirico e immersivo. Proprio la capacità di Berra di confrontarsi con lo spazio e di creare installazioni a tutto tondo è al centro della mostra a UNA. L’artista, attraverso due grandi tende dipinte in acrilico che scendono dall’alto come fossero sipari trasparenti, trasforma la galleria in un ambiente avvolgente, nel quale il visitatore è invitato non solo a entrare, ma a sostare e trascorrere del tempo, come se fosse catapultato in un’altra dimensione.
Chiave della poetica di Berra è proprio la creazione di un immaginario personale e intimo che, partendo da chiari riferimenti al mondo reale, se ne allontana gradualmente per dare vita a uno nuovo. Punto di partenza dell’attuale pratica dell’artista è una ricerca sul mondo vegetale sviluppata nel ciclo Elogio delle vagabonde (2015-2019). Traendo ispirazione dall’omonimo saggio del paesaggista e filosofo francese Gilles Clément, una sorta di apologia delle “erbacce” che punta a ridare dignità a queste piante perennemente escluse dalla botanica e dalle arti più nobili, Berra ritraeva in erbari “fuori dal comune” proprio le vagabonde, o più semplicemente le piante infestanti, ritenendole vicine ai soggetti della sua poetica e alla sua fascinazione per il colore verde. Nelle sue opere più recenti, il tema vegetale incontra paesaggi onirici, animati da soggetti che sembrano provenire da un mondo fiabesco e incantato, in cui l’uomo è tutt’uno con la natura, in un senso di comunione perfetta. Il sogno – un sogno di felliniana memoria – è un elemento fondamentale del lavoro dell’artista, e forte è il richiamo a Il Libro dei Sogni del grande regista. Il titolo della mostra, Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, allude proprio a un’idea di desiderio costante e, forse volutamente, mai realizzato, una sorta di sogno a occhi aperti che spinge a una continua ricerca, a uno sguardo verso l’esterno, che diventa pensiero intimo e si cristallizza sulla tela, a un’incessante necessità di dipingere.
Partendo da una tavolozza improntata sul verde, negli ultimi anni Berra ha incluso nei suoi lavori anche i toni del giallo, del rosso, dell’arancione e dell’azzurro, grazie all’influenza dei paesaggi e della natura che caratterizzano i dintorni di Helsinki, dove Thomas ora vive.
La mostra è accompagnata da un testo critico dell’artista e ricercatore finlandese Tero Nauha.
Thomas Berra (*1986, Desio, vive e lavora a Helsinki) ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Tra le sue principali mostre: Usva Utu Sumu, Zazà Ramen, Milano (solo); Katso Merta: alle volte mi scordo di guardare il mare, Galleria Kuja, Helsinki, (solo); FIUR, a cura di Ivan Quaroni, Museo civico Magazzini del Sale, Palazzo Pubblico, Siena, (solo); Tree Time, a cura di Andrea Lerda, Museo della Montagna, Torino; Tutti dobbiamo dei soldi al vecchio sarto di Toledo, a cura di UNA, Spazio Leonardo, Milano, (solo); Il Paradigma di Kuhn, Galleria FuoriCampo, Siena, e Studio O2, Cremona (2018); Stupido come un Pittore, Villa Vertua Masolo, Nova Milanese, 2018; So long (Arrivederci), Fondazione Pastificio Cerere, Roma, 2018; Verde Indagine (solo), Placentia Arte, Piacenza, 2017; Dopo il diluvio (solo), Villa Vertua Masolo, Nova Milanese, 2017; Carrus Navalis, Dimora Artica, Milano, 2016; Souvenir, Palazzo Mezzanotte-Piazza Affari, Milano, 2015; THOMAS (solo), Room Galleria, Milano, 2015; 8½, (solo), Spazio 1929, Lugano, 2015; CIAO (solo), Mana Contemporary, Chicago, USA, 2015; Casabarata (solo – risultato di una residenza a Tangeri, Marocco), Banca Sistema, Milano, 2014; Crises and rises, Palazzo delle Stelline, Milano, 2012; CIAO (solo), Room Galleria, Milano, 2012. Nel 2018 Thomas è tra finalisti del Premio Cairo e nel 2017 ha vinto il premio 6artista ed è stato in residenza presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma e lo Schafhof – European House of Art Upper Bavaria, Freising, Germania. Nel 2014 ha fondato Subculture fanzine, un progetto editoriale collettivo esposto presso Edicola Radetzky, Milano; nel 2013 è stato vincitore del premio Unicredit con un solo show presso Superstudio Più, Milano.
UNA is happy to announce Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, first solo exhibition by Thomas Berra (*1986, Desio, MB) at the gallery.
Berra, born in Milan and currently living in Finland, starts from the traditional technique of painting on paper or canvas of large and small format, to expand on various supports such as curtains or walls, creating dreamlike and immersive artworks. Berra’s ability of dealing with the space and realize all-round installations is the focus of his exhibition at UNA. The artist, thanks to large curtains painted in acrylic and hanging from above, transforms the gallery in an enveloping space, in which the visitor is invited not only to enter, but to stay and spend time, as if he were catapulted in another dimension.
Berra always creates a personal and intimate imaginary which, moving from a clear reference to the real world, distance gradually from it to outline a new one. His current artistic practice takes its roots in the four year pictorial cycle Logion alle vagabonde (2015-2019), inspired by the homonymous book “In Praise of Vagabonds” by Gilles Clément. The series focus – through colour – on plants, undergrowth and unwanted vegetation. Vagabonds are the weeds that grow in interstitial urban gaps; they are invasive and are usually removed, yet they resist. Through the botanical paradigm of biodiversity, Elogio delle vagabonde deals also with the need for inclusion, the importance of defending diversity. In Berra’s most recent works, greenery meets dreamlike landscapes, animated by subjects that seem to come from a fairy-tale or an enchanted world, where man is one with nature, in a sense of perfect community. Dreams are an essential element in Berra’s work. The artist, strongly inspired by the dreams present in Fellini’s movies, recalls the Italian director’s book Il Libro dei Sogni in his work.
The title of the exhibition Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne [I wish a house by the sea but I always paint mountains] evokes the idea of a constant desire, perhaps deliberately, never realized, a sort of daydream that leads to a continuous research; to a look towards the outside, which becomes an intimate thought and crystallizes on the canvas; to an incessant need to paint.
The usual green palette that characterises Berra’s work is now complemented by yellow, red, orange, and light blue; the influence of the colours that animate the landscapes and nature around Helsinki, where Thomas now lives and works, becomes clear.
The exhibition is accompanied by a critical text by Finnish artist and researcher Tero Nauha.
Thomas Berra (*1986, Desio, lives and works in Helsinki) studied at the Brera Academy of Fine Arts. Among his main exhibitions: Usva Utu Sumu, Zazà Ramen, Milano (solo); Katso Merta: alle volte mi scordo di guardare il mare, Kuja Gallery, Helsinki, (solo), FIUR, curated by Ivan Quaroni, Civic Museum Magazzini del Sale, Palazzo Pubblico, Siena, (solo), Tree Time, curated by Andrea Lerda, Mountain Museum, Turin; Tutti dobbiamo dei soldi al vecchio sarto di Toledo, curated by UNA, Spazio Leonardo, Milan, (solo); Il Paradigma di Kuhn, FuoriCampo Gallery, Siena, and Studio O2, Cremona (2018); Stupido come un Pittore, Villa Vertua Masolo, Nova Milanese, 2018; So long (Arrivederci), Fondazione Pastificio Cerere, Rome, 2018; Verde Indagine (solo), Placentia Arte, Piacenza, 2017; Dopo il diluvio (solo), Villa Vertua Masolo, Nova Milanese, 2017; Carrus Navalis, Dimora Artica, Milano, 2016; Souvenir, Palazzo Mezzanotte-Piazza Affari, Milan, 2015; THOMAS (solo), Room Galleria, Milan, 2015; 8½, (solo), Spazio 1929, Lugano, 2015; CIAO (solo), Mana Contemporary, Chicago, USA, 2015; Casabarata (solo show – works completed in residency in Tangier, Morocco), Banca Sistema, Milan, 2014; Crises and rises, Palazzo delle Stelline, Milan, 2012; CIAO (solo), Room Galleria, Milano 2012. In 2018 Thomas is among the shortlisted artists for Premio Cairo and in 2017 he won the 6artista Prize and was in residence at the Fondazione Pastificio Cerere in Rome and at Schafhof – European House of Art Upper Bavaria, Freising, Germany. In 2014 he founded Subculture fanzine, a collective publishing project exhibited at Edicola Radetzky, Milan; in 2013 he was the winner of the Unicredit Prize with a solo show at Superstudio Più, Milan.
UNA
via Sant’Antonino 33, Piacenza
+ 39 339 17 14 400, info@unagalleria.com, www.unagalleria.com
Opening: sabato 2 Ottobre 2021 16:00 – 20:00
orari: martedì – venerdì 16.00 – 19:00; sabato 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00 + su appuntamento
Ingresso gratuito