
Tomoo Gokita. Gumbo
A cura di Alberto Salvadori
Fondazione ICA Milano presenta Gumbo, la prima mostra personale in un’istituzione italiana dell’artista giapponese Tomoo Gokita (Tokyo, 1969), a cura di Alberto Salvadori, che apre al pubblico fino a sabato 30 novembre 2024.
Sedici dipinti, quattro sculture e un corpus di disegni realizzati appositamente per gli spazi di Fondazione ICA Milano costituiscono il perno attorno al quale ruota il tema centrale della ricerca dell’artista, la banalità del quotidiano, raccontata al pubblico attraverso la prospettiva unica di Gokita e declinata nell’accostamento di soggetti profondamente ordinari e atmosfere distorte.
Tra i principali artisti giapponesi attivi sulla scena internazionale contemporanea, Tomoo Gokita ha iniziato la sua carriera come illustratore e graphic designer, traendo ispirazione dalle sottoculture americane degli anni Sessanta e Settanta. Attingendo a un repertorio di spunti che spazia dai fumetti alle riviste di gossip, dal cinema alle riviste underground, Gokita realizza un immaginario unico popolato di ballerine, wrestler e starlette, spesso immersi in composizioni astratte e surreali. Non mancano colti riferimenti alla pop-art, all’informale, al surrealismo e al neoespressionismo, che si traducono in una tecnica compositiva spesso decostruita e innovativa.
Conosciuto soprattutto per le opere in bianco, nero e grigio, Tomoo Gokita applica un vasto vocabolario espressivo per creare opere evocanti sensazioni di nostalgia, mistero e umorismo. Negli spazi di Fondazione ICA Milano, l’artista realizza un percorso espositivo che esplora le diverse sfaccettature della banalità attraverso tematiche come la tensione sessuale, l’astrazione onirica e la distorsione della realtà.
Spiega l’artista: “Quando lavoro, nella mia mente cerco sempre di partire da zero per non cadere in un’armonia prestabilita creando qualcosa in base a un’intenzione o a un piano pregresso. La sorpresa è una necessità quando si fa arte. Accolgo con piacere gli incidenti imprevisti che trascendono la mia immaginazione e mi lascio andare al flusso. Anche gli errori sono benvenuti, il fallimento porta al successo.”
Opere come Dancing Grandma e Cute Dinosaur, caratterizzate da soggetti bizzarri e stravaganti, richiamano il mondo dell’illustrazione; mentre Onsen Therapy, Spy e First Lady rappresentano figure femminili misteriose, caratterizzate dalla capacità di Gokita di dipingere figure espressive senza definirne i volti. L’elemento dello spaventapasseri, protagonista di diverse opere in mostra, simboleggia la progressiva cancellazione delle forme umane e l’esplorazione delle trasformazioni astratte dell’artista. Le sculture, realizzate con materiali semplici come legno, cartone, carta pesta e acrilico, completano il percorso espositivo, fungendo da elementi di connessione e cortocircuito.
Gumbo offre al visitatore un viaggio tra rappresentazione e astrazione giocato su profonde emozioni e sulla trasformazione di scene ordinarie in realtà distorte e inverosimili, inserendosi a pieno titolo nel percorso di ricerca e valorizzazione delle voci più interessanti del panorama artistico internazionale su cui si fonda la programmazione culturale di Fondazione ICA Milano.
Si ringrazia la galleria MASSIMODECARLO per il supporto alla mostra Tomoo Gokita. Gumbo. Un ringraziamento speciale a Taka Ishii Gallery.
Tomoo Gokita è nato nel 1969 a Tokyo, dove vive e lavora. I suoi disegni realizzati a matita, carboncino e inchiostro su carta hanno iniziato a ricevere attenzione alla fine degli anni Novanta. La sua popolarità è cresciuta a livello nazionale e internazionale dopo la pubblicazione nel 2000 di Lingerie Wrestling, una raccolta delle sue opere fino ad oggi. Il suo stile e la sua tecnica continuano a evolversi, mentre l’artista spinge costantemente la sua pratica in nuove direzioni. Sebbene sia conosciuto soprattutto per i suoi lavori in bianco e nero, ha in realtà utilizzato una ricca gamma di vocaboli visivi per produrre una varietà di opere, tra cui serie di dipinti blu, opere stencil, collage e sculture. Dall’inizio del 2020, Gokita è tornato a dipingere a colori; la sua mostra personale tenutasi in Italia a marzo e alla Taka Ishii Gallery ad agosto consisteva esclusivamente di opere a colori. Gokita utilizza toni morbidi e una tavolozza unica per affrontare una vasta gamma di soggetti. I dipinti combinano un’espressione apparentemente senza sforzo e texture ricche per suggerire un nuovo passo evolutivo nell’opera dell’artista. Le fruttuose trasformazioni che Gokita ottiene con grazia alterando il materiale e il processo evidenziano anche l’essenza incrollabile della sua pratica. Gokita ha assorbito a modo suo una gamma straordinariamente ampia di elementi provenienti da vari stili. Il suo atteggiamento unico nei confronti della produzione artistica comunica in modo diretto il piacere che prova nel dipingere. Nel 2012, il suo lavoro è stato presentato in “The Unseen Relationship: Form and Abstraction” presso il Kawamura Memorial DIC Museum of Art. Nel 2014, nello stesso museo, si è tenuta la mostra personale “THE GREAT CIRCUS”. Nell’aprile 2018 si è tenuta “PEEKABOO” alla Tokyo Opera City Art Gallery, seguita da “Get Down” al Dallas Contemporary, Texas, nel giugno 2021.
ICA Milano | Istituto Contemporaneo per le Arti
Via Orobia 26, Milano
office@icamilano.it, www.icamilano.it
Orari: mercoledì dalle 14 alle 18, dal giovedì al sabato dalle 12 alle 19
Ingresso libero
Cover: Tomoo Gokita, Amnesia, 2024. Courtesy Tomoo Gokita, Ph. by Kenji Takahashi