
Wolfgang Laib. Passageway
Per me è molto bella la sensazione di poter superare il tempo.
Credo che l’arte davvero importante sia senza tempo. Wolfgang Laib
Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano presenta Passageway, la mostra personale dell’artista tedesco Wolf-gang Laib (Metzingen, 1950), fra i protagonisti internazionali dell’arte contemporanea. Dal 27 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024, a Villa e Collezione Panza a Varese, saranno in esposizione quattro grandi installazioni – di cui una inedita e realizzata appositamente – studiate dall’artista per gli spazi delle Scuderie e delle Rimesse per le Carrozze. La mostra, organizzata nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giuseppe Panza di Biumo, è curata da Anna Bernardini.
Il progetto di Wolfgang Laib fa parte di un programma espositivo quadriennale dedicato ai temi cari a Giuseppe Panza: “natura e forma”, “ritmo e dinamica”, “segno e messaggio” e “luce e colore”. In particolare, Passageway chiude il ciclo dedicato a “natura e forma” raccogliendo il testimone di Ex Natura. Nuove opere dalla Collezione Panza di Biumo, inaugurata un anno fa e terminata il 1° ottobre 2023. Dopo questa prima fase, le altre mostre saranno allestite a cadenza annuale, attingendo sia dalla nuova donazione Panza – un nucleo di 108 lavori di 26 artisti europei e americani, presentata dal FAI lo scorso anno – sia dalle opere della collezione permanente. L’intervento esclusivo di artisti contemporanei, non necessariamente collezionati da Giuseppe Panza di Biumo ma affini ai contenuti della sua ricerca, dà inoltre vita ad alcune “mostre nelle mostre”, come Passageway, finalizzate a generare nuove suggestioni e ulteriori approfondimenti sul tema dell’anno.
Dimensione spirituale e approccio al misticismo sono le cifre che caratterizzano la ricerca artistica di Wolfgang Laib e che lo accomunano allo spirito collezionistico di Giuseppe Panza, sebbene nessuna sua opera sia presente nella storica raccolta. A Villa Panza, negli spazi delle Scuderie e delle Rimesse per le Carrozze, l’artista tedesco, che fonde nella sua poetica cultura orientale e occidentale, è protagonista di un progetto espositivo realizzato con materiali organici e inorganici. Cera d’api, polline, riso, pietra, carta e ottone sono gli elementi che danno vita alle sue opere e rappresentano il punto di partenza per creazioni che trascendono l’esperienza visiva, e artistica, per condurre lo spettatore a una dimensione più intima e meditativa.
Il vocabolario formale di Laib, che tende verso l’astrazione, è basato sulla stilizzazione di figure geometriche e corpi solidi che rimandano a immagini elementari: case, montagne, barche e scale. La semplicità delle forme, dei colori e dei materiali utilizzati cela però significati molto più profondi e complessi, sospinti da un forte potere evocativo.
La prima opera che si incontra in mostra nella Scuderia grande della Villa è Passageway Inside-Downside (2011-2012): cinquantadue elementi in ottone che evocano la forma di piccole barche appoggiate su altrettanti cumuli di riso, e rimandano all’idea del viaggio verso un altro mondo. Lo spazio della Scuderia piccola ospita invece l’opera Brahmanda (2016-2022), realizzata in granito nero e dalla forma ovoidale, ispirata a Brahma e al mito dell’uovo cosmico, simbolo della creazione dell’universo nella lingua sanscrita. Il percorso espositivo continua nella prima delle due rimesse delle carrozze con Crossing the River-for Bodhiharma (2021-2022): sette lavori di carta su legno, in cui il disegno emerge solo in base al modo in cui la luce si riflette nell’opera. Si tratta di un altro viaggio spirituale, stavolta in nome di Bodhidharma, mistico indiano che ha sposato i principî del Buddismo e delle arti marziali per mostrare la via della saggezza, dell’illuminazione interiore e della contemplazione. Infine, nella seconda sala delle rimesse, la mostra si chiude con un’installazione dal titolo Untitled 2023, un’opera site specific realizzata dall’artista con il riso e la cera d’api, materia duttile, malleabile il cui intenso profumo colpisce i nostri sensi. Attraverso Untitled 2023, Laib invita a compiere un’esperienza metafisica, pensata e realizzata esclusivamente per Villa Panza.
Villa Panza non è un museo d’arte contemporanea, ma la casa del collezionista e della sua famiglia. Riflette e testimonia in modo inequivocabile la sensibilità, la cultura e il percorso di ricerca di Giuseppe Panza, che ha attraversato almeno tre generazioni di artisti, dagli anni ’50 del Novecento fino al 2010. La collezione qui custodita e il suo allestimento – concepito con eleganza e attenzione al rapporto tra architettura, natura, arredo e opere – sono un’opera in sé: quella del collezionista, di cui la Villa offre al pubblico l’esperienza unica, e che grazie a questa nuova esposizione sarà ancor più godibile e illuminante.
Wolfgang Laib è nato a Metzingen, nel sud della Germania, nel 1950. Si avvicina all’arte dopo gli studi in medicina e nel 1975 realizza la sua prima Milkstone, una lastra di marmo bianco ricoperta di latte. Nel 1977 comincia a raccogliere polline nei campi attorno alla sua residenza, inaugurando una pratica che sarà centrale nella sua produzione artistica.Tra il 1978 e il 1981 presenta i suoi famosi quadrati di polline in varie mostre personali in Germania, in Italia, in Svizzera e negli Stati Uniti. Nel 1983 inaugura i suoi primi lavori con il riso, e nel 1987 con la cera d’api. La prima “camera di cera” è del 1988: ne seguiranno molte altre, tra cui una permanente nei Pirenei, realizzata nel 2000, e una accanto al suo studio nel sud della Germania, nel 2004. Dal 2002 in poi realizza importanti opere con lacca birmana. Attualmente sta progettando la costruzione di un enorme Brahmanda da scolpire tra le colline granitiche del Puli Malai, in India. Sue mostre si sono svolte in musei, rassegne e istituzioni artistiche in tutto il mondo tra cui: l’Arc di Parigi, il Capc Musée d’Art Contemporain di Bordeaux, la Biennale di Sidney, il Toyota Municipal Museum, il National Museum of Modern Art di Tokyo, il National Museum of Contemporary Art di Seul, la Fondation Beyeler di Basilea, il Macro di Roma, il complesso di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna, il Kunstmuseum di Bonn, il Reina Sofia di Madrid, il Musée de Grenoble, il MoMA di New York e il Centre Pompidou a Parigi. Vive in un piccolo villaggio nel sud della Germania e ha studi nel sud dell’India e a New York, dove trascorre parte dell’anno. Ha ricevuto il Praemium Imperiale a Tokyo nel 2015.
L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Varese. Villa e Collezione Panza è Museo Riconosciuto da Regione Lombardia. In contemporanea, la Galleria Lia Rumma di Milano espone i lavori di Wolfgang Laib nella mostra dal titolo E vidi cose che ridire né sa né può.

FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano presents Passageway, a solo show by the German artist Wolfgang Laib (Metzingen, 1950), who is one of the leading lights of the international contemporary art scene. From 27 October 2023 to 25 February 2024, at Villa Panza & the Panza Collection in Varese, four large installations – one of which is entirely new and has been created for the occasion – will be on show, having been specially installed by the artist in the spaces of the Stable Blocks and Coach Houses. The exhibition, staged as part of the celebrations for the 100th anniversary of Giuseppe Panza di Biumo’s birth, is curated by Anna Bernardini.
The Wolfgang Laib project is part of a four-year exhibition program on themes that were very dear to Giuseppe Panza: “nature and form”, “rhythm and dynamics”, “sign and message” and “light and colour”. Specifically, Passageway marks the conclusion of the cycle dedicated to “nature and form”, grasping the baton from the exhibition Ex Natura: New Works from the Panza di Biumo Collection, which was inaugurated a year ago and came to an end on 1 October 2023. After this initial phase, the other exhibitions will be staged on an annual basis, drawing both on the new Panza donation – a group of 108 works by 26 European and American artists, presented by FAI last year – and on the works of the permanent collection. In addition, the exclusive input of contemporary artists, who were not necessarily collected by Giuseppe Panza di Biumo but whose work is aligned with his aesthetic, is giving rise to a number of “exhibitions within the exhibitions”, such as Passageway, which is geared towards generating new evocations and further explorations of the theme for the year.
A spiritual dimension and an approach to mysticism are the hallmarks that differentiate the oeuvre of Wolfgang Laib and bring him close to the spirit of Giuseppe Panza the collector, even if none of Laib’s works are to be found in the historic collection. At Villa Panza, in the spaces of the Stable Blocks and the Coach Houses, the German artist, whose poetics fuses Eastern and Western culture, is the focus of an exhibition project created using organic and inorganic materials. Beeswax, pollen, rice, stone, paper and brass are the elements that breathe life into his works, serving as the starting point for creations that transcend the visual and artistic experience, leading the viewer into a more intimate and meditative dimension.
Laib’s formal vocabulary, which tends towards abstraction, is based on the stylisation of geometric shapes and solid bodies that recall elementary images: houses, mountains, boats and staircases. The simplicity of the forms, colours and materials used, however, conceals far deeper and more complex meanings with tremendous evocative power.
The first work that we come to on display in the villa’s large Stable Block is Passageway Inside-Downside (2011-2012): fifty-two pieces of brass that resemble the shape of little boats, resting on the same number of heaps of rice, summoning up the idea of travelling towards another world. For its part, the space of the small Stable Block plays host to the oval-shaped work Brahmanda (2016-2022): made of black granite, it is inspired by Brahma and by the myth of the cosmic egg, symbol of the creation of the universe in Sanskrit. The exhibition route continues in the first of the two Coach Houses with Crossing the River-for Bodhiharma (2021-2022): seven works of paper on wood, in which the art emerges purely based on the way in which the light is reflected in it. This is another spiritual journey, this time named after Bodhidharma, the Indian mystic who absorbed the principles of Buddhism and the martial arts to indicate the path towards wisdom, inner enlightenment and contemplation. Last of all, in the second Coach House, the exhibition comes to a close with an installation called Untitled 2023, a site-specific work created by the artist using rice and beeswax – a ductile, malleable material with an intense perfume that engages our senses. Through Untitled 2023, Laib invites us to undergo a metaphysical experience, conceived and brought to life exclusively for Villa Panza.
Home to the late collector and his family, Villa Panza is not a contemporary art museum; rather, it reflects and stands as an unequivocal testament to the sensibility, culture and research path taken by Giuseppe Panza, which spanned at least three generations of artists, from the 1950s through to 2010. The collection housed here and its arrangement – conceived with great elegance and with an unerring focus on the relationship between architecture, nature, furnishings and artworks – are a work of art in themselves: they are the work created by the collector, of which the villa offers the public a unique experience; one that, thanks to this new exhibition, will be all the more enjoyable and illuminating.
Villa e Collezione Panza
Piazza Litta 1, Varese
0332283960, faibiumo@fondoambiente.it, www.villapanza.it
Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00
Ingressi: intero € 15,00; iscritti FAI gratuito; studente (fino a 25 anni) € 10,00; ridotto (6 – 18 anni) € 10,00
Cover: Passageway Inside – Downside, 2011 – 2012, 52 navi in ottone / 52 brass ships . Each ship / ogni nave: 55 cm – 75 cm x 15 cm x 15 cm. Ph. Credits: Michele Alberto Sereni_Courtesy Magonza