Un progetto a cura di Alice Cosmai e Alessandro Oldani
Con il supporto tecnico di Walter Contipelli – Orticanoodles e la collaborazione di BASE Milano
Martedì 11 aprile alle ore 17.30 sarà inaugurato un nuovo dipinto murale di Flavio Favelli, dal titolo I Trenta. L’opera si inserisce nella programmazione di arte urbana legata alla mostra Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza (aperta al MUDEC il 17 febbraio e visitabile fino al 2 luglio 2023) ed è frutto di una partnership tra Milano Arte Pubblica e il centro culturale BASE Milano.
Il murale si trova nel cortile che collega il MUDEC a BASE, e vuole porsi come primo di diversi interventi di arte pubblica nati dalla collaborazione tra i due istituti e collocati nell’area dell’ex Ansaldo dove entrambi hanno sede.
L’opera si presenta come la riproduzione tramite un segno pittorico molto essenziale di trenta passaporti di diversi paesi del mondo.
“Mi soffermo da tanti anni su francobolli, banconote, bandiere e documenti, in pratica il linguaggio visivo del potere, uno dei più interessanti (a volte tanto complesso quanto banale) sul quale ho prodotto molte opere fra assemblaggi, composizioni, collage, pitture e appunto murali. Nonostante siano oggetti comuni e importanti, i passaporti, proprio come le banconote, sono molto visti, ma poco guardati e conosciuti. Il progetto consiste nel dipingere i soggetti delle copertine di vari passaporti, quelli per me più interessanti. Per interessanti intendo fra il desueto e il problematico, fra il lontano e l’esotico, fra il misterioso e il reietto, fra l’ambiguo e il complicato (non sono questi i terreni dell’artista consapevole?)” – Flavio Favelli.
In questo caso specifico, i diversi colori dei passaporti sono rappresentati con un gradiente cromatico che ricorda i colori dell’arcobaleno, a sottolineare il filo conduttore che lega l’opera alla mostra Rainbow. Colori e meraviglie tra miti, arti e scienza, nell’ambito della quale Favelli ha esposto l’opera Oltremare, espressamente realizzata per l’occasione: un collage a prima vista innocuo, in realtà composto di francobolli delle ex colonie italiane, disposti secondo un viraggio cromatico che ricorda i colori dell’iride.
Alle ore 18, nella Ground Hall di BASE Milano in via Bergognone 34, si terrà una conversazione con Flavio Favelli e la collettiva Claire Fontaine sul tema “Dentro/fuori. Dialoghi di arte pubblica.” Modera Silvia Bignami.
Flavio Favelli (Firenze, 1967) vive e lavora a Bologna ed è uno dei più riconosciuti tra gli artisti italiani della sua generazione. Dopo la Laurea in Storia Orientale all’Università di Bologna, ha dato inizio a una pratica artistica che intreccia la sua vicenda personale con quella politica e storica del nostro Paese. Nel suo lavoro l’arte pubblica ha un peso importante, culminato nella realizzazione di due ambienti permanenti: Vestibolo nella Sede ANAS di Palazzetto Foscari a Venezia e Sala d’Attesa nel Pantheon della Certosa di Bologna (Cimitero monumentale). Ha inoltre realizzato una ventina di opere murali in tutta Italia e una all’estero, a Cape Town (Sudafrica). Ha partecipato a due Biennali di Venezia, nel 2003 e nel 2013. Le sue opere sono collage, sculture, installazioni in cui materiali di recupero (mobili, francobolli, copertine di riviste, banconote tra gli altri) vengono assemblati dando vita a sovrapposizioni di senso. Recentemente, ha esposto alla Galleria d’Arte Moderna di Torino l’installazione I Maestri del Colore. Serie Oro, progetto vincitore del prestigioso Bando PAC del Ministero della Cultura.
Cortile Mudec, via Tortona 56, Milano