7 settembre – 15 ottobre 2023, Roma
Marie Moïse & Mackda Ghebremariam Tesfau’, Adelita Husni Bey, Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative, Holly Graham
A cura di Sara Alberani e Marta Federici (LOCALES)
Dopo l’appuntamento di luglio con Amelie Aranguren (INLAND/ Campo Adentro) alla Real Academia de España en Roma, riparte dal 7 settembre la programmazione di If Body, programma pubblico di arti visive e performative a cura di Sara Alberani e Marta Federici (LOCALES) che mette al centro il corpo come linguaggio artistico e metodologia di apprendimento basata sull’esperienza e la partecipazione.
If Body si presenta nella forma di una rassegna annuale articolata in una serie di eventi diffusi nella città, per mettere in dialogo aree centrali e periferiche, istituzioni pubbliche e private, collezioni, archivi, architetture dal forte e spesso problematico valore simbolico e storico-artistico con spazi indipendenti e sperimentali. Il programma rilegge Roma come un corpo di luoghi, narrazioni, entità in movimento tra loro interconnesse e apre riflessioni sulle urgenze del presente, in dialogo con le visitatrici e i visitatori, le/gli abitanti, le comunità storiche, informali, affettive, espropriate, invisibilizzate che popolano i suoi quartieri o li attraversano.
Il food happening Agrogestualità di Amelie Aranguren (INLAND/Campo Adentro), tenutosi lo scorso 19 luglio, ha annunciato i temi e l’approccio della programmazione di settembre e ottobre. If Body presenterà nel corso delle prossime settimane ulteriori cinque appuntamenti, con opere performative inedite, mostre, talk e momenti laboratoriali, coinvolgendo voci del panorama artistico nazionale e internazionale. If Body intende approfondire i significati culturali, sociali e politici associati al corpo e alla corporeità, per riflettere sul rapporto tra singolarità e collettività, tra memorie private e storia collettiva. La programmazione è guidata da numerose domande: Come viene percepito il corpo nelle società contemporanee? Quali costrutti e stereotipi lo definiscono e ne costringono l’esistenza? In che misura forme e canoni della rappresentazione contribuiscono alle dinamiche di oppressione e stigmatizzazione dei corpi? Cosa raccontano i movimenti dei corpi nello spazio pubblico e per quali soggettività uno spazio è sicuro? Come ripartire dalla dimensione corporea per riconoscere il senso di continuità che ci lega agli altri esseri viventi e ai territori che abitiamo? Come possiamo ripensare il nostro stare al mondo, ricucendo la separazione tra pensare e sentire?
Il titolo del progetto prende ispirazione da una nota in appendice al libro Cruel Optimism di Lauren Berlant, a commento di un dipinto dell’artista Riva Lehrer. Come scrive la teorica americana: “Non c’è un verbo, non c’è un’azione, c’è solo un’inclinazione che è al congiuntivo, proposizionale. C’è un IF ma non un THEN: e allora, se si segue l’IF, cosa si trova? Se il corpo, il dolore. Se il corpo, la tristezza. Se il corpo, gli attriti, la vulnerabilità, il consumarsi. Se il corpo, il legame con la vita. Se il corpo, i tessuti, i capelli, le protesi e tutte le superfici che sono al contempo terreni e fondali. Se il corpo, altri corpi: invisibili e vicini, astratti e toccabili”. Partendo da queste riflessioni, If Body si propone di seguire le numerose possibilità dischiuse dall’accostamento di questi due termini, nel desiderio di indagare il valore esperienziale, il potenziale e le implicazioni della corporeità nel contesto di un orizzonte solidale in cui il corpo non è mai inteso come entità chiusa e isolata, ma è invece situato in una rete di legami emotivo-affettivi e di processi materici.
Nella sua prima annualità, il programma di If Body prende il sottotitolo Bodies That Talk e propone un focus su gesti, posture e movimenti, quali componenti di un linguaggio non verbale che trasmette costantemente informazioni dall’interno all’esterno del soggetto, e viceversa. Se muovendosi e agendo, i corpi rendono manifesti i propri moti interiori e intenzionalità, allo stesso tempo il comportamento fisico è anche sintomo di condizionamenti che provengono dal fuori di sé, e fornisce indizi visibili di qualcosa spesso non detto. Bodies that talk riflette su gestualità, posture, movenze e ritmi di spostamento nello spazio come chiavi di accesso al bagaglio di eredità emotive, culturali, relazionali archiviate nei nostri corpi.
Tutti gli eventi sono ad accesso libero e gratuito.

PROGRAMMA
Il mese di settembre si apre con il workshop Memorie da Sottopelle. Laboratorio di Coreo/grafie Decoloniali a cura di Marie Moïse e Mackda Ghebremariam Tesfau’, ospitato presso il Teatro India il 7 settembre 2023. Il laboratorio è uno dei progetti su cui si innesta la collaborazione con Short Theatre, festival multidisciplinare che dal 2006 a Roma ricompone i segni del mutevole paesaggio dello spettacolo dal vivo nazionale e internazionale, con cui If Body 2023 condivide parte della propria programmazione. Memorie da Sottopelle nasce all’interno del progetto Decolonizzare il Sapere. Pratiche di Femminismo Antirazzista, grazie a un’idea delle due ricercatrici, attiviste e traduttrici per Capovolte del libro Memorie della Piantagione. Episodi di Razzismo Quotidiano di Grada Kilomba. In un percorso che ricama sui corpi come sulle pagine scritte, il laboratorio propone una pratica collettiva di rielaborazione teorica e performativa dell’esperienza incarnata dei rapporti di dominio e della loro colonialità. Attraverso le parole delle autrici razzializzate pubblicate dalla casa editrice Capovolte, Grada Kilomba, Djamila Ribeiro, Rahma Nur, Carla Akotirene e alle loro genealogie intrecciate con altre pensatrici e poete, le parole e i concetti del femminismo decoloniale si trasformano in versi, in movimento e contatto. La potenza femminista tra liberazione, guarigione, riarticolazione dei meccanismi di difesa, prende la forma di una nuova coscienza collettiva.
Prenotazione obbligatoria. Per iscriversi e ricevere informazioni contattare shorttheatrefestival@gmail.com. Il progetto è co-realizzato con Short Theatre.
Il programma continua dal 19 al 20 settembre presso il Museo delle Civiltà con il workshop La Collezione in Tumulto – Pratiche di Autocoscienza, guidato dall’artista Adelita Husni Bey, secondo episodio di un percorso avviato nel 2022 nel contesto del programma Hidden Histories a cura di LOCALES.
In continuità con l’esperienza del laboratorio precedente – focalizzato su discussioni e visite alle collezioni di provenienza coloniale conservate presso il Museo delle Civiltà, e su una riflessione volta ad analizzare come l’istituzione museale possa interrogare se stessa in relazione al suo patrimonio – questo secondo appuntamento apre alla domanda: cosa succederebbe se il museo praticasse forme di autocoscienza?
Nata negli ambienti femministi separatisti degli anni Sessanta e utilizzata più ampiamente come “consciousness-raising”, l’autocoscienza è una pratica politica che parte dal “corpo”, dal “sé” e dal vissuto individuale. Intesa come esplorazione personale profonda in gruppo e come indagine degli effetti del dominio patriarcale, del collasso ecologico e delle istituzioni sociali sulla persona, e per estensione sulle collettività, nel laboratorio la pratica dell’autocoscienza sarà relazionata al “corpo” del museo, per comprendere se e come i/le partecipanti possano accedere, in qualche forma, al “subconscio” istituzionale. Attraverso esercizi di scrittura e teatro, il workshop approfondirà la messa in discussione del ruolo di istituzioni come il Museo delle Civiltà – prendendo a riferimento il lavoro di Carla Lonzi e del gruppo Rivolta Femminile, riletto in chiave transfemminista – e approfondirà le metodologie di lavoro emerse lo scorso anno, continuando a proporre modi di avvicinare, sentire e gestire oggetti rimossi dai loro siti originali per essere collezionati ed esposti in Europa. L’intento è quello di svelare, attraverso pratiche di autocoscienza, il “rimosso storico” del museo.
Prenotazione obbligatoria. Per iscriversi e ricevere informazioni contattare localesproject@gmail.com. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Museo Delle Civiltà.
Il 28 settembre If Body inaugura Sustaining a Weight, prima personale in Italia dell’artista Holly Graham, già residente tra gennaio e giugno 2023 presso la British School at Rome. La mostra, allestita negli spazi di Lateral Roma (28 settembre – 15 ottobre), riunisce un gruppo di nuove opere di Graham, che si muovono tra audio e testo, forme scultoree, immagini fisse e in movimento. La ricerca dell’artista attraversa diverse epoche e geografie, per indagare come la costruzione dell’identità e dell’alterità prenda forma e si modifichi nel corso del tempo, in particolare in relazione alla percezione della nerezza, dell’etnia e della razza. I lavori esposti si focalizzano sul motivo figurativo del “Moro” nel design di mobili e arredi e più in generale nella cultura visiva italiana, dall’arte barocca al presente, documentando le rappresentazioni scultoree dell’”altrə” nerə, spesso ritrattə in gesti di servitù e posizionatə come elemento funzionale a sostegno di tavoli, vassoi o candelabri. A questa indagine si affianca l’analisi di alcuni passaggi del trattato latino De Architectura, testo alla base del cosiddetto canone architettonico occidentale, in cui lo scrittore romano Vitruvio discute funzione e significati di cariatidi, atlanti e talamoni, figure umane scolpite a tutto tondo o ad altorilievo, impiegate come sostegno strutturale o decorativo negli edifici. Graham sviluppa una riflessione stratificata, per chiedersi come immagini e immaginari dal passato si trasmettono e riverberano nel presente, impattando sui corpi.
Inaugurazione giovedì 28 settembre ore 18:00 – 21:00.
La mostra sarà aperta il sabato e la domenica dalle 15:00 alle 19:00 oltre che su appuntamento. Per informazioni scrivere a localesproject@gmail.com. Il progetto è realizzato con il supporto e in collaborazione con British School at Rome.
Il programma si conclude il 12 ottobre con la presentazione di una performance inedita di Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative, collettivo artistico che riunisce un gruppo di sex worker trans colombiane e loro alleate, nato su iniziativa dell’artista Pauline Curnier Jardin, della fotografa e sex worker Alexandra Lopez e dell’architetta e ricercatrice Serena Olcuire.
Per questo appuntamento, il collettivo attraverserà gli spazi pubblici del quartiere EUR, con un focus sulla via Cristoforo Colombo. Tra le principali arterie di Roma, il viale guida lo spostamento degli abitanti dal centro verso il litorale di Ostia ed è frutto dell’impianto urbanistico fascista, che ha inscritto nel tracciato stradale cittadino traiettorie rette di espansione verso il Mar Mediterraneo. Mentre la sua toponomastica fa riferimento esplicito al progetto imperialista e coloniale europeo, omaggiando uno dei suoi principali esponenti, via Cristoforo Colombo è oggi anche luogo di sex work e spazio di fluttuazione di corpi invisibilizzati. Il 12 ottobre, giorno festeggiato in numerosi paesi come Columbus Day, tali riferimenti verranno sovvertiti in maniera poetica e irriverente nell’intervento performativo di Feel Good Cooperative, che metterà in relazione monumentalità e movimento, statuarietà e canto collettivo, per risignificare attraverso una polifonia di corpi desideranti i luoghi di sfruttamento e di potere all’interno dello spazio pubblico.
Ad anticipazione della performance e nel contesto della collaborazione tra If Body e Short Theatre, il 17 settembre si terrà uno screening del film Fireflies (Lucciole) di Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative. Realizzato nel 2020, durante il primo periodo pandemico, e ambientato nelle aree periferiche di Roma, il video racconta il gruppo di artiste e sex workers nei luoghi dove la città si fonde con la campagna: un’indagine e una meditazione sul desiderio e sui territori di confine. In occasione dello screening presso il Teatro India, le artiste e protagoniste del film saranno in dialogo con le curatrici del programma Sara Alberani e Marta Federici, per discutere le dinamiche di invisibilizzazione e marginalizzazione di alcuni corpi nello spazio pubblico.
Il progetto è co-realizzato con Short Theatre e promosso in collaborazione con il Museo MACRO — Museo d’Arte Contemporanea di Roma, che a novembre 2023 presenterà una mostra personale di Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative presso i propri spazi.
If Body è un programma pubblico di arti visive e performative che approfondisce i significati culturali, sociali e politici associati al corpo e alla corporeità. Il progetto è ideato e curato da Sara Alberani e Marta Federici (LOCALES).
LOCALES è una piattaforma curatoriale nata a Roma nel 2020, con l’obiettivo di attivare una riflessione sulla sfera pubblica attraverso le pratiche artistiche. Grazie a una serie di programmi site-specific che prevedono commissioni di nuovi lavori artistici, esplorazioni nello spazio pubblico, momenti di apprendimento e performance, LOCALES affronta la complessità delle urgenze contemporanee a partire dalla storia politica e sociale di luoghi simbolici della città e delle comunità che li abitano.
7 settembre 2023, ore 10:30–13:00 e 14:30–16:30
Memorie da Sottopelle. Laboratorio di Coreo/grafie Decoloniali
Workshop a cura di Marie Moïse e Mackda Ghebremariam Tesfau’
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, 1, Roma
17 settembre 2023, ore 17:00–19:00
Fireflies (Lucciole)
Installazione video di Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative
Sala Oceano, Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, 1, Roma
17 settembre, ore 17:30
Corpi nello Spazio Pubblico: Marginalità e Desiderio
Talk con Pauline Curnier Jardin, Alexandra Lopez, Serena Olcuire (Feel Good Cooperative) & Sara Alberani, Marta Federici (LOCALES)
Zona Esterna, Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, 1, Roma
19 – 20 settembre 2023, ore 11:00–13:00 e 15:00–17:30
La Collezione in Tumulto – Pratiche di Autocoscienza
Workshop di Adelita Husni Bey
Museo delle Civiltà, Piazza Guglielmo Marconi, 14, Roma
28 settembre – 15 ottobre 2023
Sustaining a Weight
Mostra personale di Holly Graham
opening 28 settembre ore 18:00–21:00
Aperto nel weekend, sabato e domenica, 15:00-19:00 e su appuntamento
Lateral Roma, Via Ferdinando Ughelli, 28, Roma
12 ottobre 2023
Performance itinerante nel quartiere EUR di Pauline Curnier Jardin & Feel Good Cooperative
Cover: Pauline Curnier Jardin, Feel Good Cooperative