Dalle ore 18 del 23 ottobre alle ore 18 del 24 ottobre 2021
MACRO, Roma
Il MACRO, in collaborazione con Terraforma, presenta “Il Pianeta come Festival XL”, un evento di 24 ore che prende spunto dall’analisi compiuta da Ettore Sottsass nel visionario e iconico progetto “Il Pianeta come Festival” pubblicato nel 1972 su Casabella, per declinarsi secondo i campi di ricerca che da sempre contraddistinguono Terraforma, ovvero il linguaggio sonoro, l’architettura e la sostenibilità ambientale, che in questo caso si espandono temporaneamente all’interno della piattaforma sperimentale di Museo per l’Immaginazione Preventiva.
Il programma si sviluppa tracciando un percorso attraverso le architetture fisiche del museo e quelle sonore e visive attivate da una serie di performance, talk, workshop e installazioni video, tra cui nuove produzioni e anteprime italiane. L’osservatore-ascoltatore è invitato a partecipare attivamente a una riflessione che tocca il legame tra ecologia, politica ed espressione artistica, attraverso il lavoro sulle comunicazioni tra interspecie di Jenna Sutela, la ricerca socio-politica di Terre Thaemlitz e Jeremy Deller, un programma di attività laboratoriali aperto gratuitamente al pubblico di VIPRA, un extended djset di Paquita Gordon e la maratona pianistica delle “Vexations” di Erik Satie curata da Ricciarda Belgiojoso.
> OPENING
JENNA SUTELA “nimiia contact”
Installazione visiva e sonora
•Terrazza, ore 18.00
Jenna Sutela è un’artista finlandese che lavora con parole, suoni e altri living media come il Bacillus subtilis nattō bacteria e la muffa melmosa policefala Physarum. Jenna Sutela è stata invitata a concepire un lavoro per la terrazza del MACRO prendendo ispirazione da Il Pianeta come Festival di Ettore Sottsass. In questa occasione l’artista presenterà anche un’installazione sonora, prolungamento visivo dell’album uscito su PAN nimiia vibié, focalizzato sul machine learning e sulla comunicazione interspecie.
> TERRAFORMA JOURNAL
Talk e presentazione con Luca Lo Pinto, Ruggero Pietromarchi, Fabio Sargentini
• Tetto dell’Auditorium, ore 19.00
In occasione dell’opening Ruggero Pietromarchi, direttore creativo di Terraforma, introdurrà insieme a Luca Lo Pinto, direttore artistico del MACRO, il primo numero di Terraforma Journal, uno spazio editoriale in cui generare nuove occasioni per la collettività, la ricerca e le pratiche visionarie degli artisti. Sarà presente anche Fabio Sargentini, fondatore insieme al padre Bruno della galleria L’Attico di Roma e protagonista di un’intervista pubblicata su questo numero della rivista che si sofferma sulle avanguardie degli anni Sessanta e Settanta, sui loro protagonisti e sulle loro idee radicali.
> FLORA YIN – WONG Marinococcus
Live soundscape
•Terrazza, ore 19.45
Marinococcus di Flora Yin Wong è un soundscape ispirato all’installazione di Jenna Sutela. Yin Wong è una sound artist sperimentale e una scrittrice londinese. Il suo lavoro comprende registrazioni sul campo e strumenti antichi tradizionali come campane tibetane, yangqin e kemence, con un’elaborazione elettronica e digitale, nonché narrazioni basate sul testo e astrazioni.
> VEXATIONS di Erik Satie a cura di Ricciarda Belgiojoso
con l’interpretazione di Silvia Belfiore, Ricciarda Belgiojoso, Erik Bertsch, Alessandra Celletti, Ciro Longobardi, Hans Lüdemann, Irene Ninno, Fabrizio Romano, Ursula Salmista, Marco Silvi, Arturo Stàlteri, Giulia Tagliavia
•SOLO/MULTI, dalle ore 21.00 del 23 ottobre alle ore 15.22 (ca.) del 24 ottobre
“Vexations” di Erik Satie è uno dei brani più enigmatici della storia della musica. Composto a fine Ottocento, fu scoperto successivamente, anche grazie a un interesse particolare di John Cage, che ne curò una delle prime esecuzioni pubbliche. La musicista Ricciarda Belgiojoso cura una speciale esecuzione del brano da parte di dodici pianisti con due pianoforti, per una durata complessiva di oltre venti ore.
L’esecuzione sarà introdotta da “4’33’’ di John Cage e intervallata da “My Mother Cleaning My Father’s Piano” di Jonathan Monk.
> TERRE THAEMLITZ Soulnessless: Cantos I-IV
Video-installazione + talk in streaming al museo
• ore 22.00 talk con Terre Thaemlitz in streaming e Valerio Mannucci in presenza
• ore 22.45 screening di “Soulnessless: Cantos I-IV” (90′) in loop tutta la notte
Terre Thaemlitz è un musicista e attivista statunitense, da diversi anni residente in Giappone. Fondatore dell’etichetta Comatonse Recordings, è noto per una combinazione di un’analisi critica delle politiche identitarie e dell’aspetto socio economico delle produzione commerciale mediatica. In anteprima italiana, l’artista presenta la video istallazione Soulnessless: Cantos I-IV, una serie di quattro lavori che riflette su termini come “anima”, “spiritualità” e “religione” come forme fondamentali di mediazione tra il consumatore e il mercato della musica. Valerio Mannucci scrive, edita e cura progetti in ambito di arte contemporanea, musica ed editoria, ed è cofondatore di NERO Editions.
> PAQUITA GORDON “Scienza Straordinaria”
Extended sound performance
• Bar in terrazza, ore 10.00 – 15.00
Paquita Gordon è una nota dj milanese, resident dalla prima edizione del festival Terraforma. L’artista è nota per la sua capacità di catturare il pubblico attraverso le sue selezioni musicali che mettono d’accordo l’orecchio di molteplici generazioni di ascoltatori. Paquita Gordon presenta Scienza Straordinaria, un extended djset di cinque ore, concepito per Il Pianeta come Festival XL, come un’esplorazione di spazi in cui la scienza e il suono hanno un potere trasformativo.
> VIPRA “Avoid Gurus Follow Plants
Workshop”
•Tetto dell’auditorium, ore 15.00 – 17.00
Federico Projetti è un teorico del Presenturo (stato mentale che combatte il concetto di tempo lineare) e iniziatore del progetto artistico multidisciplinare VIPRA, illusionista concettuale, produttore musicale, performer e designer di base a Roma. L’artista, che ha preso parte alla mostra Museo per l’Immaginazione Preventiva-EDITORIALE, approfondisce la sua visione del lavoro Avoid Gurus Follow Plants attraverso un workshop pensato per Il Pianeta come Festival XL, focalizzato sul mondo della cannabis e il suo rapporto con l’arte, il misticismo e l’ecologia.
> JEREMY DELLER “Wir haben die Schnauze Voll & Everybody in the Place”
Video screening + talk in streaming al museo con Ilaria Gianni
• Auditorium, ore 17.00 – 19.00
Jeremy Deller è un artista visivo inglese i cui lavori spesso hanno come sorgente eventi storici o archivi, per approdare a profonde riflessioni politiche. I suoi lavori sono spesso frutto di collaborazioni, nell’intento di svalutare l’ego artistico attraverso il coinvolgimento di altre figure nel corso del processo creativo. Deller presenta due lavori: Wir haben die Schnauze Voll, in anteprima italiana, è una riflessione su alcuni dei temi fondamentali presenti nella lirica di Beethoven tra i quali il rapporto con “la natura, l’umanità, la libertà e la democrazia”, e l’iconico Everybody in the Place, lavoro incentrato sugli aspetti socio-politici e il lascito contemporaneo del “Second Summer of Love” negli anni Ottanta.
“Ho progettato immaginando che qualcuno si sia spostato col pensiero e con le azioni dalla morale dell’uomo “lavoratore Produttivo” e si sia avviato a pensare che gli uomini possono vivere (se vogliono) per vivere e possono lavorare, se vogliono — casomai — per sapere con il corpo, con la psiche e con il sesso, che stanno vivendo. Lo so che queste cose qualcuno le può volere e so che può anche “pretenderle” per sé, con molta intensità, con molta passione, con molta necessità, con molta religione; può pretenderle al posto del ping-pong o del televisore o anche al posto delle autostrade che per ora servono soltanto per andare verso il posteggio puzzabenzina sulla riva del mare o anche al posto di molte altre cose di questo genere. Tutto questo lo so molto bene; non tanto perché l’ho inventato io, ma perché l’ho sentito dire da molte parti, da molti ragazzi, da molti poeti, da molta gente che lavora veramente, da molta gente oppressa, da molta gente alienata, da molta gente molto stanca, da capi indiani, da guru, da bambini, da prigionieri, e poi lo so perché tutto questo me lo ha detto la Nanda da quando ha capito, con pietà, che la libertà non viene da nessun’altra parte se non dalla possibilità della consapevolezza che ognuno di noi può avere, che sta vivendo e anche insieme, che sta piano, piano — morendo”. (Ettore Sottsass)
Terraforma è un festival internazionale di musica dedicato alla sperimentazione artistica con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. L’evento di tre giorni ha luogo dal 2014 nel Parco di Villa Arconati, a Castellazzo di Bollate. Gli artisti proposti, caratterizzati da un approccio attivo e di ricerca creativa, spaziano da pionieri e precursori a giovani talenti della scena musicale sperimentale. La sostenibilità, interpretata come modus operandi del festival, viene declinata nella rivalutazione, il mantenimento del Parco di Villa Arconati e nella ricerca di nuove risorse sostenibili e della loro implementazione per un minore impatto ambientale possibile.
Partner tecnico de “Il Pianeta come Festival XL” è Alfonsi Pianoforti, il più antico negozio di pianoforti di Roma. Fin dal 1906, punto di riferimento per ogni pianoforte e pianista.
MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma
Via Nizza 138 / Via Reggio Emilia 54, Roma
+39 06 696271, info@museomacro.it, www.museomacro.it
Ingresso gratuito