Fino al 12 giugno 2022
Restano ormai poche settimane per visitare alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny, in Svizzera, l’ampia esposizione dedicata a Jean Dubuffet (1901-1985) realizzata in collaborazione con il Musée national d’art moderne Centre Pompidou di Parigi, partner frequente della Fondazione.
Oltre cento le opere esposte per documentare i vari aspetti e i vari momenti della sua produzione. Molti i capolavori della sua pittura a partire dalla Campagne heureuse del 1944 fino ad una delle ultime opere, Champ d’expansion datata 27 ottobre 1984. Con gli oli e gli acrilici anche opere su carta e alcune importanti serie di lavori litografici eseguiti tra 1959 e 1962. Da non dimenticare anche le sue produzioni tridimensionali, fra cui la grande scultura Element d’architecture contorsionniste V del 1970, particolarmente familiare ai visitatori del parco della Fondation Pierre Gianadda dove è esposta dal 1985, fra i capolavori della grande scultura internazionale, patrimonio della fondazione stessa.
Fondamentale nella sua ricerca la convinzione che nell’art brut – così definì quell’espressione artistica che caratterizza il disegno dei bambini e altre realizzazioni che maturano fuori da ogni contesto culturale – possa svilupparsi un’arte veramente originale, libera dai condizionamenti di scuole, di movimenti, di tendenze e di tradizioni. In questa logica, la sua produzione si distacca dalle esperienze artistiche dei suoi contemporanei e prende corpo dalle esperienze della vita più che dalla formazione accademica. Da adolescente frequenta corsi serali d’arte e poi per soli sei mesi l’Academie Julian, prima di isolarsi nel suo mondo e di decidersi nel 1942, dopo vare esperienze lavorative, di dedicarsi completamente alla pittura.
Per i conoscitori dell’arte di Dubuffet, la mostra è un’occasione per ripercorrere dal vivo l’evoluzione, periodo per periodo, e per quanti vi si avvicinano per la prima volta è l’opportunità per una vera e coinvolgente scoperta.
La rassegna è curata da Sophie Duplaix, conservatrice capo delle collezioni contemporanee del Musée national d’art moderne, Centre Pompidou. In catalogo il testo di Sophie Duplaix, introduce le illustrazioni delle opere esposte accompagnate da citazioni illuminanti di scritti di Jean Dubuffet.
Fondation Pierre Gianadda
Rue du Forum 59, Martigny (Svizzera)
+41 (0) 27 722 39 78, http://www.gianadda.ch
Orari: tutti i giorni 10-19
Biglietti: € 18.00
Ufficio Stampa: uessearte
Copertina: Le Train de pendules, 24 avril 1965. Crédit photo © Centre Pompidou, MNAM-CCI / Service de la documentation photographique du MNAM/Dist. RMN-GP © 2020, ProLitteris, Zurich