Da gennaio 2021, 12 artisti in 12 mesi
BUILDINGBOX, Milano
A cura di Melania Rossi
BUILDINGBOX ha dedicato la stagione 2021 al tema dell’oro nell’arte contemporanea con il progetto espositivo annuale La forma dell’oro a cura di Melania Rossi. La mostra vuole offrire una panoramica sull’utilizzo dell’oro nella ricerca artistica contemporanea presentando le opere di dodici artisti che alludono o ricorrono al nobile metallo con modalità e pratiche differenti.
Definito “carne degli dei” dagli antichi egizi, oggetto simbolo della discordia nel mito greco, l’oro diviene nell’interpretazione cristiana sia emblema della manifestazione divina, sia incarnazione della vanità terrena e dei vizi umani. Un fatto è certo: nel corso dei secoli, questo elemento naturale ha conservato un alto valore espressivo tanto nella sfera del sacro, quanto in quella del profano. Nella tradizione rappresentativa, l’oro è definito da una polifonia di metafore che vanno dal divino al demoniaco, dallo spirituale al materiale, dalla perfezione alla corruzione. Lo spettro della sua potenza simbolica è tale da arrivare persino ad alludere all’assenza, alla negazione dello spazio-tempo e della gravità.
I pittori d’epoca medievale e del primo Rinascimento se ne servivano per rappresentare ciò che eccede la realtà materiale e supera l’uomo. L’aura mistica propria di tecniche antiche quali il fondo oro, il lustro e la doratura rappresentano l’imprescindibile punto di partenza per tutti gli artisti che ancora oggi scelgono di inserire quest’elemento nella loro prassi artistica.
Che tipo di fascino esercita l’oro nel mondo odierno? A quali scopi se ne serve l’arte contemporanea?
Tutti lucenti nella loro doratura, le opere e i lavori site-specific degli artisti selezionati da Melania Rossi (in oro verso o falso, oppure in bronzo, ottone, plastica, ceramica, vetro, carta) richiamano inevitabilmente la tradizione storico-artistica, portando al contempo la personale ricerca di ogni autore. Ciascun artista offre infatti un punto di vista diverso sul metallo nobile, osservato con seduzione alchemica o volontà dissacratoria. Alcuni, considerandolo un colore, ne hanno studiato le proprietà pittoriche; altri, considerandolo un materiale plastico, ne hanno indagato le potenzialità scultoree. Altri artisti, invece, hanno operato dei ribaltamenti di senso rispetto ai significati mitici, filosofici e letterari assunti dall’oro lungo le epoche.
La forma dell’oro è dunque una mostra fatta di eccezioni: qui, è tutto oro quel che luccica.
- Paolo Canevari, Monumenti della Memoria (Golden Works), 2019 , foglia d’oro su legno, 140 x 90 cm
- BUILDINGBOX Installation view. "La forma dell'oro", 1. Paolo Canevari, "Monumenti della Memoria (Golden Works)” 2021. Courtesy BUILDING, Ph Leonardo Morfini
- Emiliano Maggi, Golden Worn, 2020, specchio acidato, ceramica smaltata, specchio ⌀ 78.5 cm, ceramica 49 x 40 x 8 cm
- Emiliano Maggi, Horned Vessel, 2021, lustro su ceramica smaltata, 48x45x29 cm
- BUILDINGBOX Installation view. "La forma dell'oro", 3. Rä di Martino, "Allunati #19", 2021. Courtesy BUILDING
- Rä di Martino, Allunati #19, 2021 – foglia d’oro, stampa ai pigmenti d’archivio su carta cotone, 134× 118 cm, con cornice, edizione unica
- Davide Monaldi, G.O.A.T., 2021, legno, raso, medaglie smaltate oro, 240 x 121 x 2 cm
- BUILDINGBOX Installation view. "La forma dell'oro", 6. Davide Monaldi, "G.O.A.T" e “Weightlifting for dandy people”, 2021. Courtesy BUILDING
- BUILDINGBOX Installation view. "La forma dell'oro", 7. Delphine Valli, "Cosmic Attraction”, 2021. Courtesy BUILDING
- Delphine Valli, Cosmic Attraction, 2021, ottone, argento, acido, fuoco, pioggia, 299 x 35 x 35 cm
- Sophie Ko, Metaxu, 2021, scale a pioli, foglia d’oro, terra, erba, fiori, dimensioni variabili, dettaglio
- Sophie Ko, Metaxu, 2021, scale a pioli, foglia d’oro, terra, erba, fiori, dimensioni variabili, dettaglio
- José Angelino, Resistenze, 2021, gas argon, vetro soffiato, pagliette di ottone dorato, ottone, acciaio, porcellana, elettricità; dimensioni variabili
- José Angelino, Resistenze, 2021, gas argon, vetro soffiato, pagliette di ottone dorato, ottone, acciaio, porcellana, elettricità; dimensioni variabili
1. Paolo Canevari, Monumenti della Memoria (Golden Works) (2019). 12 gennaio – 10 febbraio
2. Emiliano Maggi, Horned Vessel (2021), Horned Mirror (2021), Golden Worn (2020). 11 febbraio – 9 marzo
3. Rä di Martino, Allunati #19 (2021). 10 marzo – 8 aprile
4. Antonello Viola, Isola di Favignana 1 – Oro, turquoise, azzurro reale chiaro e giallo di Napoli (2019-2021), Isola di Favignana 2 – Oro, turquoise, elio green e giallo di Napoli (2019-2021). 9 aprile – 6 maggio
5. Jan Fabre, A Devilish Ashtray (2020). 7 maggio – 4 giugno
6. Davide Monaldi, G.O.A.T. (2021), Weightlifting for dandy people (2018). 5 giugno – 2 luglio
7. Delphine Valli, Cosmic Attraction (2021). 3 – 30 luglio
8. Alex McLeod, Golden Prison (2018). 31 luglio – 20 agosto
9. Sophie Ko, Metaxu (2021). 31 agosto – 30 settembre
10. Giuseppe Gallo, Femmina Atroce (2004). 1 – 29 ottobre
11. José Angelino, Resistenze (2021). 30 ottobre – 29 novembre
12. Jean Bedez, Sans Titre [Senza titolo]. 30 novembre – 31 dicembre
BUILDING
Via Monte di Pietà 23, Milano
+39 02 890 94995, info@building-gallery.com, www.building-gallery.com
Visibile 24/7
Copertina: José Angelino, Resistenze, 2021, gas argon, vetro soffiato, pagliette di ottone dorato, ottone, acciaio, oro, porcellana, elettricità, dimensioni variabili