22 marzo – 24 novembre 2024
Palazzina Masieri, Venezia
Questa primavera, la Galerie Negropontes aprirà uno spazio espositivo a Venezia nella Palazzina Masieri, emblematico edificio del XVII secolo e gioiello dell’architettura veneziana sulle sponde del Canal Grande, trasformato in un centro dedicato all’arte e alla conoscenza dai due architetti Roberta Bartolone e Giulio Mangano.
La Palazzina Masieri, edificio storico nel cuore di Venezia, è stata segnata nel corso degli anni da progetti ambiziosi e grandi ristrutturazioni. La sua storia inizia con una prima proposta di riqualificazione da parte del celebre architetto americano Frank Lloyd Wright a metà del XX secolo. Wright immaginò il luogo come un memoriale per Angelo Masieri, un giovane architetto tragicamente scomparso. La sua ambizione era quella di creare una residenza per gli studenti degni di nota dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Tuttavia, questo ambizioso progetto si scontrò con una serie di ostacoli. Le forti critiche della comunità culturale e il rifiuto ufficiale del Comune di Venezia nel 1955, che riteneva il progetto inadeguato al tessuto storico della città, portarono all’abbandono del progetto architettonico di Wright.
Oggi, sotto il patrocinio della Galerie Negropontes, la Palazzina Masieri sta vivendo una nuova fase della sua ricca e complessa storia. Affidata allo studio Barman architects, fondato da Roberta Bartolone e Giulio Mangano, la nuova ristrutturazione dell’edificio fa parte di un tentativo di far rivivere il suo spirito originario di centro culturale dedicato alla diffusione dell’arte e della conoscenza. Il progetto richiama il legame storico dell’edificio con l’Università IUAV di Venezia e riafferma il suo status di crocevia essenziale per lo scambio e la trasmissione d’arte e di sapere.
Dal 22 marzo al 24 novembre 2024, la Galerie Negropontes inaugura la sua nuova sede a Venezia con una doppia mostra inaugurale dal titolo Armonia Metis, autentico inno alla diversità, alla trasversalità e alla multidisciplinarietà dell’arte, che si sviluppa sui due piani della Palazzina Masieri. A testimonianza della fusione di diverse discipline artistiche e influenze multiculturali, la mostra presenta al piano terra opere di tutti gli artisti della Galleria. Al primo piano, invece, dialogano le delicate sculture in vetro del duo creativo Perrin & Perrin e le opere contemporanee dell’artista Mircea Cantor.
Armonia Metis
Il piano terra rappresenta la porta d’accesso al mondo di Armonia Metis, dove gli artisti della galleria – Ulrika Liljedahl, Erwan Boulloud, Perrin & Perrin, Mauro Mori, Benjamin Poulanges ed Étienne Moyat – propongono un mosaico di stili, materiali e tematiche differenti, superando i confini tradizionali dell’arte. Ognuno di loro, dimostra con la propria arte, che le culture si incontrano e si mescolano per creare opere profondamente contemporanee e universali.
Ulrika Liljedahl, grazie alla sua ispirazione alla natura e l’uso di diversi materiali, porta la sua Amazonite Presence turchese, che evoca paesaggi lontani. Erwan Boulloud, con il suo mobile Fétiche, fonde umorismo e stravaganza attraverso l’uso di diversi materiali. Martine e Jacki Perrin esplorano la luce e la trasparenza nel vetro, il loro medium preferito. Mauro Mori presenta sculture ricavate da blocchi massicci di legno o pietra, capaci di crere un’armonia tra ambiente naturale e organico. Benjamin Poulanges presenta un dialogo tra forme classiche e instabilità dinamica. Infine, Étienne Moyat rende omaggio alla natura attraverso le sue sculture in legno, in cui ogni esemplare racconta una storia unica legata al materiale di creazione. Le fotografie delle opere di Brancusi di Dan Er Grigorescu, testimonianza della sua perfetta padronanza di toni e contrasti, incontrano la maestosa scultura Black Line di Éric de Dormael. Le sculture di Gianluca Pacchioni, rivestite di luce, arricchiscono l’esposizione.
Più che una mostra, Armonia Metis è un dialogo tra artisti contemporanei, ognuno dei quali porta la sua voce unica in una conversazione globale su arte, cultura e società. Una celebrazione dell’arte contemporanea in tutta la sua diversità, la mostra riflette lo spirito della Palazzina e della Fondazione Masieri e il suo impegno a favore dell’arte e della conoscenza.
Le opere presentate da Mircea Cantor sono una riflessione su imperfezione e purezza, fragilità e perdita. Emergendo da un’isola di macerie che, insieme ai titoli delle opere, evocano le catastrofi dell’attuale guerra in Siria, le sinuose decorazioni dell’artista sono realizzate con il sapone di Aleppo, secondo la ricetta originale che ha reso famosa storicamente la città. Queste opere si collocano tra un passato maestoso e un presente tragico. Il sapone è un materiale inusuale per rappresentare la sporcizia e la contaminazione, generalmente associata alla migrazione, dal linguaggio populista. Nel sapone sono scolpite la distruzione totale dell’origine e la decadenza del patrimonio. Le sfere di Mircea Cantor riproducono degli oggetti in cui la corda si annoda creando delle forme sinuose. Fragili e apparentemente progettati per essere trasportati, questi mondi in miniatura – come li definisce il titolo – evocano frammenti di vite precedenti che possono essere rapidamente imballati per salvarli dalla distruzione, e al tempo stesso rappresentano una testimonianza della memoria e del fardello umano.
Martine e Jacki Perrin, un duo creativo a quattro mani, lavorano come alchimisti. Da oltre quarant’anni esplorano le ricchezze inesplorate del vetro e tutte le possibilità offerte da questo materiale, in cui i colori e i giochi di trasparenza e opacità si fondono, si contrastano o si rivelano. Lavorando con materi come il vetro fuso e l’argilla modellata, e grazie al disegno e la calligrafia, trasformano il vetro in sculture minerali. Perrin & Perrin sono anche gli ideatori di una tecnica unica nota come Build-in-Glass, che permette loro di esplorare costantemente nuove frontiere e reinventare la loro arte.
Le installazioni e le sculture in vetro di Perrin & Perrin riflettono la maestria creativa del duo. Il loro lavoro con il vetro genera infinite variazioni di colori e riflessi del materiale. Il blu gelido di Eight-3 si affianca ai riflessi ambrati dell’installazione Cabane, che sembra stia per spiccare il volo.
Quasi in contemporanea con l’apertura dello spazio a Veneria, il 7 marzo 2024 verrà pubblicata la prima monografia dedicata al lavoro artistico del duo, che svelerà le molteplici sfaccettature del loro lavoro. Il libro raccoglie quasi 150 opere degli artisti e testimonianze di specialisti come la presidente di EXB Edizioni Nathalie Chapuis l’architetti e designer Sylvain Dubuisson, i curatori Amélie Banwart, Jean-Luc Olivié e Catherine Thomas e la direttrice di MusVerre Éléonore Peretti.
Galerie Negropontes
Sestiere Dorsodouro 3900, Venezia
negropontes-galerie.com
Ufficio stampa: Agence Dezarts
Cover: Mircea Cantor, Add Verticality to your seat (To Socrate), 2018, scultura in legno di quercia, 238 x 39,5 x 39,5 x 39,5 cm | Erwan Boulloud, Fétiche II, 2023, Mobile, Legno bruciato e bronzo, pezzo unico, 201 cm x 71 cm x 61 cm