14 novembre – 16 dicembre 2023
Sedi varie, Parma e Reggio Emilia
Reggio Parma Festival 2023 – Danza
Dopo il successo di pubblico e critica degli appuntamenti del 30 e 31 maggio scorso – la proiezione del film documentario Maguy Marin – L’urgence d’agir del regista David Mambouch al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e, soprattutto, la rappresentazione di May B, capolavoro senza tempo al Teatro Regio di Parma – il progetto Maguy Marin – La Passione dei Possibili, voluto dal Reggio Parma Festival, entra nel vivo.
Un palinsesto di spettacoli e iniziative, patrocinato dall’Ambasciata di Francia in Italia, che nei mesi di novembre e dicembre farà conoscere al vasto pubblico le opere di Maguy Marin, artista francese Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia, una delle coreografe più eclettiche e coraggiose dell’intero panorama internazionale, capace di interpretare, attraverso la danza, il corpo e lo spazio, la complessità dell’uomo contemporaneo e le sue contraddizioni.
Saranno alcuni dei principali teatri di Parma, il Teatro Regio e il Teatro Due, e di Reggio Emilia, il Teatro Municipale Valli, il Teatro Ariosto e il Teatro Cavallerizza, ad ospitare il ricco programma di spettacoli, incontri, workshop e tavole rotonde.
Primo appuntamento il 14 e il 15 novembre al Teatro Due di Parma con Singspiele, uno degli spettacoli cult di Maguy Marin. Una performance del 2014, interpretata da David Mambouch e con la scenografia di Benjamin Lebreton. Tra declinazione del corpo e ricerca gestuale, esprime la cifra più sperimentale della coreografa francese andando oltre i confini della danza tout court. Concentrandosi sui volti, anonimi o riconoscibili che catturano il nostro sguardo, Singspiele è un lavoro d’ascolto di ciò che questi ci dicono dei loro corpi assenti: la storia particolare che si legge su questi volti muti sfuggirà sempre in quanto non intelligibile nell’immediato.
A pochi giorni di distanza, il 18 e 19 novembre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, uno degli appuntamenti di punta dell’intera rassegna: il debutto italiano della Nuova Creazione. Organizzato nell’ambito del Festival Aperto, lo spettacolo è co-prodotto dal Reggio Parma Festival. Con il consueto sguardo ironico e potente, la coreografa si interroga su temi attuali: i nostri corpi sono diventati oggetti da sorvegliare, che possono essere filmati e registrati; le nostre scelte, apparentemente libere, rivelano la nostra inclinazione a seguire l’opinione maggioritaria, ad optare per quanto fabbricato dalla pubblicità, ad accettare la colonizzazione delle nostre menti da parte dei media o degli influencer.
Il 25 e 26 novembre i riflettori puntano nuovamente su Parma, al Teatro Due, con uno degli spettacoli più rappresentativi dell’intera produzione di Maguy Marin: Nocturnes dove la coreografa sfida e affascina lo spettatore con soluzioni estreme e una fantasia creativa composta da piccoli sketch, garbati e ironici. Una scenografia scarna fa da palcoscenico a incontri incompiuti, gesti apparentemente inspiegabili, apparizioni e sparizioni di personaggi misteriosi.
Anche dicembre è un mese ricco di emozioni. Il 15 dicembre il Teatro Regio di Parma ospita Umwelt, spettacolo del 2004 che ha entusiasmato e fatto discutere, una performance “di danza senza la danza” per raccontare la frenesia della vita. Gli interpreti appaiono e scompaiono tra gli interstizi di pannelli e specchi disposti orizzontalmente sul palcoscenico e, ostacolati da un forte vento, raccontano, spesso in modo frenetico, la quotidianità del vivere.
Il giorno dopo, il 16 dicembre, il progetto si conclude al Teatro Ariosto di Reggio Emilia con due spettacoli interpretati dalla MM Contemporary Dance Company diretta dal coreografo Michele Merola. In Duo d’Eden due danzatori interpretano un uomo e una donna; tute color carne che mettono in evidenza la loro nudità e parrucca dai capelli lunghissimi per lei, rappresentano Adamo ed Eva immersi in un percorso di sensualità, eros, difesa, attacco, in un mondo non così tranquillo, sicuro e idilliaco. Attesissima anteprima nazionale, invece, per Grosse Fugue, in scena quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fuge di Ludwig van Beethoven. Realizzata nel 2001 per la Compagnia Maguy Marin, sarà riproposta in anteprima nazionale per Reggio Parma Festival nell’interpretazione di quattro danzatrici della MM Contemporary Dance Company, accompagnate dalla musica dal vivo dei solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, nella versione per quartetto d’archi. La prima nazionale dello spettacolo è prevista a luglio 2024 al Festival Bolzano Danza.
Non solo teatro ma anche cinema con il film documentario UMWELT, de l’autre côté des miroirs, in programma il 16 dicembre nella Sala Verdi del Teatro Ariosto di Reggio Emilia. L’opera del regista David Mambouch intreccia i due lati dell’omonimo spettacolo: il piano frontale visto da una sala teatrale, e l’altro, invisibile agli spettatori, dall’altro lato degli specchi.
Il progetto “Maguy Marin – La Passione dei Possibili” avrà anche un’importante valenza formativa attraverso il workshop Può sempre servire che vedrà protagonista in prima persona la coreografa francese (dal 14 al 18 novembre, dal 20 al 24 novembre 2023 al Teatro Due di Parma).
Due settimane di alta formazione, scambio, dialogo rivolto ad artisti professionisti della danza, del teatro e della musica, per mettere in moto capacità di invenzione e composizione, con esercizi pratici e concreti. Così come la conversazione, in programma il 25 novembre a Parma tra Maguy Marin e Olivier Neveux, professore di storia e di estetica teatrale all’ École normale supérieure di Lione e una mostra in cui verranno esposti quaderni di lavoro, foto e materiali di studio che raccolgono le tracce del percorso artistico di Marin.
Il progetto “Maguy Marin – La Passione dei Possibili” nasce dalla volontà del Reggio Parma Festival e di tutti i suoi soci – Comune di Parma, Comune di Reggio Emilia, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Due e Fondazione Teatro Regio di Parma – a collaborare per la realizzazione nel 2023 di un progetto ambizioso, che spazia dalla danza alla musica al teatro, e che vede tra le sue prime e principali protagoniste Maguy Marin, una delle coreografe e artiste più eclettiche e coraggiose dell’intero panorama internazionale.
Figlia di immigrati spagnoli in fuga dalla dittatura franchista, attiva dal 1976, camaleontica nella sua ricerca di movimento, Maguy Marin è un’artista che ha definito una propria cifra stilistica originale: nelle sue creazioni, la danza è impregnata di una teatralità spiccata; se le scene o i personaggi sono spesso comici, il tono generale è apocalittico e lo spettatore resta sempre in bilico tra sorriso, stupore e inquietudine. Audace e combattiva, la coreografa ha saputo accompagnare e tradurre artisticamente gli sconvolgimenti del nostro tempo, senza lesinare pugni gioiosi e furiosi sul muso della barbarie, inscrivendo all’interno delle sue creazioni un rinnovamento di “questo qualcosa che è la danza”, tenendo sempre davanti a sé tutte le possibilità che la danza stessa ha a sua disposizione.
Ufficio stampa Reggio Parma Festival: Alessandra Valsecchi