A 15 anni dalla scomparsa dell’artista Giuliano Mauri, l’Associazione a lui dedicata, nata per volontà degli eredi, apre uno spazio permanente dedicato al “Poeta della Natura”, che occuperà le scuderie del seicentesco Palazzo Barni nel centro di Lodi, in corso Vittorio Emanuele, a cinque minuti dalla stazione ferroviaria.
Lo spazio ospiterà la collezione d’archivio dell’artista ed è pensato come luogo di racconto, di studio, di didattica, di restauro e di memoria, legati alla relazione uomo-natura attraverso l’arte di Giuliano Mauri.
L’archivio è composto da oltre 1000 opere che raccontano, nella loro unicità, l’intero percorso artistico di Mauri: quadri, disegni, progetti, neon, vetri, tele di canapa grezza, fotografie, video, maquette e prototipi di opere realizzate nell’ambiente. Segue poi l’archivio cartaceo, composto da riviste, pubblicazioni, lettere, testi, tesi di laurea.
Il primo allestimento, realizzato per l’inaugurazione prevista a primavera, toccherà ogni fase della vita artistica di Mauri – anche quelle meno conosciute – dagli anni ’60 con le prime opere di stampo militante alle Cattedrali Vegetali e rimarrà esposto fino a dicembre 2024. Dal 2025 lo spazio sarà diviso in due sezioni, una permanente con le opere principali dell’artista e una in movimento, dove, attraverso una programmazione studiata, verranno presentate esposizioni tematiche e di approfondimento dedicate alla vita e all’arte di Mauri, che restituiranno il suo pensiero e la sua filosofia, più che mai attuali.
L’obiettivo principale del progetto è rendere pubblico e fruibile l’archivio dell’artista, che fino a questo momento è rimasto privato e aperto solo su appuntamento, dando la possibilità di conoscere le opere e il pensiero di Giuliano Mauri, in modo diverso rispetto a quanto fatto sin d’ora: approfondendo la sua arte e la sua poetica naturale, attraverso la visione diretta delle sue opere, consentendo una collaborazione diretta e stretta con le scuole, studenti, critici e storici, che avranno la possibilità di studiare la filosofia dell’artista.
Un’occasione per comprendere meglio come l’arte di Mauri riesca ad avvicinare l’uomo alle proprie origini, promuovendo un dialogo tra uomo e natura attraverso la poesia dell’arte.
Uno spazio di 130 metri quadrati abbastanza grande da permettere di presentare in maniera esaustiva la sua opera e il suo pensiero, e nello stesso tempo sostenibile dall’Associazione.
Il principale sostenitore del progetto è la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, che ha sostenuto l’iniziativa e ha favorito l’apertura da parte dell’associazione di un Fondo dedicato a Giuliano Mauri, attraverso il quale potranno essere raccolte donazioni con una campagna di fundraising che consentirà il lancio e il mantenimento del nuovo spazio espositivo. Una formula utilizzata anche da altre realtà del Terzo Settore, che consente trasparenza ed efficienza. La Fondazione Banca Popolare di Lodi ha anch’essa contribuito con un importante contributo, mentre a sostenere il progetto sono Comune di Lodi, Fondazione Castello di Padernello e donatori privati. Sponsor Tecnico Area Architecture, Italian Branch.
Giuliano Mauri è stato il primo Artista italiano entrato a far parte del Movimento Europeo “Art In Nature” nato nel 1981 grazie all’incontro tra i critici d’arte Vittorio Fagone e Dieter Ronte. I primi artisti che aderiscono a questo movimento sono tre: Giuliano Mauri, Nils-Udo e Herman Prigann. Considerato l’artista ambientale più importante del secondo ‘900 italiano, Mauri racconta con le sue installazioni il rapporto originario tra uomo e natura.
Philippe Daverio lo descriveva così: “Un pensiero anarchico e poetico. Un atteggiamento semplice e aristocratico, per cui si distaccava dalle banalità. Giuliano sapeva di avere il dono delle fantasie, aveva diritto a quell’aria di superiorità che è concessa ai poeti.”
Palazzo Barni
Corso Vittorio Emanuele 17, Lodi
info@giulianomauri.com | www.giulianomauri.com | +39 3386428497
Orari: mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 9 alle 13; sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18
Cover: Giuliano Mauri, Cattedrale Vegetale Lodi, 2016