7 – 8 marzo ore 20.30
Teatro Palladium, Roma
Prosegue a vele spiegate la programmazione di Diafanie. Materia e Luce, la stagione danza 2023 realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza ORBITA | Spellbound che il 7 e l’8 marzo al Teatro Palladium di Roma presenta un nuovo focus autoriale, questa volta dedicato al collettivo di coreografi, danzatori e attori franco-argentini Poyo Rojo, dopo quelli sulla compagnia Balletto Civile, sul coreografo libanese Bassam Abou Diab e sul maestro Virgilio Sieni.
Il programma del focus si apre il 7 marzo con il ritorno di Un Poyo Rojo, lo spettacolo “fenomeno” che ha entusiasmato il mondo intero, andando in scena senza interruzioni e superando le 1400 repliche in oltre 30 paesi, con una media di 120 rappresentazioni all’anno: fra teatro, danza e performance acrobatica, un testa a testa tra corpi che abbatte il muro delle convenzioni sociali attraverso la chiave dell’umorismo e della libertà estetica. Nato nella periferia di Buenos Aires in un momento in cui la società argentina si divideva in modo radicale rispetto alla proposta di legge sui matrimoni omosessuali, Un Poyo Rojo indaga l’identità omosessuale mettendo in scena due uomini che, nello spogliatoio di una palestra, si affrontano come due galli da combattimento impegnati in un duetto sensuale e malizioso che mette in discussione la natura primitiva dei propri desideri attraverso una danza che dalla classica va alla contemporanea, passando per la breakdance, l’hip hop, il teatro fisico e l’acrobatica.
“Una lotta kitsch per galli sportivi” ha scritto Libération; “Una danza che infrange la patina sociale e altre convenzioni” secondo Marie-Claire; “Tante emozioni affidate al solo linguaggio del corpo,
tutte passate attraverso il filtro dell’umorismo e della casualità” per Les Inrockuptibles; “Una poesia di corpi e immagini, suonata senza parole o musica, un duetto vibrante e sgargiante ha suggellato Télérama. Così la stampa internazionale negli anni ha accolto questo spettacolo che è un vero e proprio invito libertario, giocoso e politico a esplorare tutto il ventaglio delle possibilità fisiche e spirituali dell’essere umano.
Il focus prosegue il giorno seguente, mercoledì 8 marzo sempre al Teatro Palladium con la prima romana di Dystopia, nuova creazione di Poyo Rojo che ci trascinerà in un mondo dolciastro e ansiogeno alla Truman Show. Uno spettacolo che è stato immaginato lungo le strade, negli aeroporti, nelle stazioni, nelle camere d’albergo e che, come la precedente produzione, tiene insieme danza, teatro fisico, musica, teatro d’oggetti, arte visiva in una totale libertà formale, estetica e politica. Due giornalisti di un programma di informazione televisivo, brillanti e amichevoli, parlano di un mondo fantastico, privo di conflitti e opposizioni, un mondo asettico, nel quale ogni tentativo di pensare viene neutralizzato da un generale consenso ovattato. Una realtà̀ “perfetta”, ma incompleta, tanto da divenire spaventosa. In Dystopia tutti disprezzano la proprietà privata, ma lavorano segretamente per conservarla. Tutti odiano i soldi ma, una volta ottenuti, nessuno li regala. Tutti detestano la religione ma abbracciano i propri dogmi inventati giorno dopo giorno. Tutti ignorano la politica ma non fanno altro che votare per gli stessi leader che si alternano al potere. Un luogo in cui l’intolleranza non è ammessa, tranne l’intolleranza agli intolleranti. E dal centro di questo luogo terrificante, un’invisibile torre d’avorio “protegge” tutta la sua popolazione.
Realizzata da ORBITA | Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, nasce finalmente a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal 10 gennaio al 17 maggio 2023 al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti, Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal Libano, Masoumeh Jalalieh dall’Iran, Michael Getman da Israele e Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha conquistato tutto il mondo.
Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni, Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione degli spettacoli.
Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente.
Info e prenotazioni: orbitapromozione@gmail.com
orbitaspellbound.comCopertina: Poyo Rojo | Un Poyo Rojo | ph. Ishka Michocka